Wonka
Sommario: Willy arriva squattrinato, ma pieno di idee per le ricette di cioccolato, in una cittadina i cui bassifondi sembrano evocare la Londra dickensiana. Il goffo e stralunato personaggio perderà in breve la sua magra fortuna finendo nelle mani di due sinistri manipolatori.
1.5
Prequel inventato del capolavoro della letteratura infantile britannica, “Wonka” di Paul King (regista dei due cult per l’infanzia dedicati all’orsetto Paddington) termina proprio nel momento in cui iniziava “Charlie e la fabbrica di cioccolato” del ben più geniale Burton. Incontriamo infatti il protagonista (Chalamet) quando arriva squattrinato, ma pieno di idee per le ricette di cioccolato, in una cittadina dal fascino ibrido: insegne scritte in francese, ma grandi centri commerciali di vaga impronta milanese; costumi bavaresi, ma atmosfere di bassifondi urbani ereditate dalla Londra dickensiana. Il goffo e stralunato Willy (Chalamet) perderà in breve la sua magra fortuna finendo nelle mani di due riciclatori di schiavi (Colman e Davis) a metà tra i Thénardier di “I miserabili” e la coppia di barbieri assassini-pasticcieri di “Sweeney Todd”. Relegando al secondo o terzo livello narrativo l’aspetto originario del mistero e del meraviglioso nonché mitigando i potenziali affondi psicanalitici sullo strambo fondatore, “Wonka” sembra in effetti un film sulle start-up, sulla creazione di un’impresa e sulla fidelizzazione dei clienti: in sostanza una storia attualizzata di marketing che a tratti ricorda la “Barbie” della Gerwig per come si focalizza sull’avventurosa nascita della fabbrica dolciaria, sul modo di costruire un prodotto e ottimizzare la capacità di venderlo. Il tutto nella cornice di un musical pop scandito dai motivi professionali ed eleganti di Neil Hannon (purtroppo penalizzati dal pessimo doppiaggio italiano) e complessivamente più espurgato e meno folleggiante delle precedenti trasposizioni per renderlo maggiormente a misura di bambino. Per fortuna il regista, particolarmente votato al piacere di elaborare scenografie artigianali ed effetti illusionisti, per così dire, old style in malcelata ostilità all’egemonia del CGI, le immagini generate al computer, riesce quantomeno a rendere il film piacevole da guardare e parzialmente indenne dalla noia che lo minaccia.
WONKA
COMMEDIA/FANTASY – USA/GRAN BRETAGNA 2023
Un film di Paul King. Con Timothée Chalamet, Hugh Grant, Olivia Colman, Sally Hawkins, Paterson Joseph, Rowan Atkinson
