Una storia nera
Sommario:
1.5
Trasposto sullo schermo dal romanzo omonimo di Antonella Lattanzi, “Una storia nera” immerge lo spettatore nei risvolti cupi e allarmanti di tematiche sociali come la fisiologia del matrimonio, la violenza domestica e il suo inerente potenziale delittuoso oggi molto dibattute, ma ahinoi altrettanto irrisolte. Il regista D’Agostini, già esordiente con l’ottimo “Il campione”, cambia totalmente registro e sulla base della sceneggiatura scritta insieme alla provetta Rampoldi ha cercato di coniugare la riflessione etica originaria (con tanto di echi del #MeToo) con i meccanismi del noir e del giudiziario finendo con l’accostarsi troppo a uno dei film più celebrati e premiati del momento come “Anatomia di una caduta”. Sorvolando sull’esito scontato del paragone, si può subito annotare che i complessi rapporti tra i personaggi messi in gioco e le acrobazie del montaggio avanti/indietro nel tempo non riescono a conferire la necessaria fluidità e suspense affinché il film trascenda l’ordinaria qualità delle benintenzionate fiction nazionali. Succede così che non ci si appassioni più di tanto alle peripezie della francese Carla (Casta), separatasi dopo anni di botte e soprusi dall’”innamoratissimo” marito Vito (De Plano) da cui ha avuto tre figli grazie al supporto di un’apposita struttura di sostegno: quando, però, la cinquenne Mara chiede e ottiene di festeggiare il compleanno alla presenza dei genitori che hanno ormai una nuova vita e nuovi partner, il dramma a suo tempo scongiurato esploderà con conseguenze devastanti… Dispiace che passino inevitabilmente in secondo piano le prove dignitose dei due protagonisti e quella eccellente di Carpenzano nel ruolo del tormentato figlio maggiore Nicola, a cui la protagonista affida a un certo punto l’incarico di tutelare le sorelle e quel che resta della comunione familiare mentre il rischio appare proprio quello che il ragazzo riproponga il modello maschile “tossico” (ora è obbligatorio definirlo così) contro cui si è ribellata. Manca in fin dei conti l’ambiguità del racconto in chiaroscuro in cui la ricerca della verità dovrebbe oscillare agli occhi dello spettatore e che, invece, viene spesso condannata all’eccesso didascalico affibbiato, per esempio, alla PM (Dell’Anna) che accusa Carla in tribunale incoerentemente (almeno lo si spera) con la più elementare deontologia professionale.
UNA STORIA NERA
DRAMMATICO-GIUDIZIARIO – ITALIA 2024
Un film di Leonardo D’Agostini. Con: Laetitia Casta, Andrea Carpenzano, Cristiana Dell’Anna, Lea Gavino, Giordano De Plano, Licia Maglietta
