U.S. Palmese
Sommario:
2.3
È stato detto e stradetto che sullo schermo la storia e la tecnica del calcio quasi mai vengono valorizzate o propongono riscontri credibili: la chiave scelta dai Manetti Bros., però, è in grado di schivare molte delle ricorrenti goffaggini e recuperare almeno una parte dello spirito caro alla sterminata platea degli appassionati. In “U.S. Palmese”, infatti, il soggetto chiama in causa i campetti dei gironi di promozione e le squadre di semidilettanti che esprimono l’essenza agonistica del gioco e delle campanilistiche passioni suscitate. La sceneggiatura, firmata dagli ardenti e alacri fratelli insieme a Emiliano Rubbi e Luna Gualano, s’impernia sull’immaginario top player francese venuto dalla banlieue Morville (Afonso) che ricorda un po’ Balotelli e Cassano perché al talento aggiunge overdosi di rissosità, ingiurie e polemiche dentro e fuori il rettangolo verde . Quando da Palmi, diciottomila anime in provincia di Reggio Calabria, arriva una proposta d’ingaggio resa possibile dalla colletta attivata dal folle sogno di Don Vincenzo (Papaleo), l’occasione sembra giusta per prendersi una pausa dal circo mediatico e ripulirsi l’immagine caduta in disgrazia. Ovviamente sia la vita in quell’eremo regolato da pigre abitudini secolari, sia le partite che a dispetto delle siderali differenze ripropongono le acmi agonistiche originarie riporteranno il protagonista sulla strada della perduta genuinità esistenziale… Senza farsi mancare il fervorino contro la mentalità arretrata costituito dalla “redenzione” di Don Vincenzo che viene persuaso proprio dall’intemperante campione ad accettare la figlia lesbica che non ha alcun bisogno di un fidanzato. Parliamo dell’aspetto più debole del film che un po’ costeggia senza volerlo ammettere il versante farsesco del cult banfiota “L’allenatore nel pallone” e poi cerca di darsi un contegno inalberando le insegne della commedia aggiornata ed espurgata nel segno del politicamente o, meglio ancora, nostalgicamente corretto. Quando, invece, si ricorre al piglio del fumetto filmato – brillantemente sperimentato dai Manetti nella trilogia di “Diabolik”- sbizzarrendosi in ralenti, fermi-immagini, sagome animate del portiere in sovrimpressione, acrobazie alla Shaolin Soccer o nella materializzazione dei pensieri dei difensori che devono affrontare Morville, tutto fila liscio, diverte e a tratti persino intenerisce.
U.S. PALMESE
COMMEDIA – ITALIA 2025
Un film di Manetti Bros. Con: Rocco Papaleo, Blaise Afonso, Gianfelice Imparato, Giulia Maenza, Max Mazzotta, Claudia Gerini



