Recensioni

Pubblicato il 18 Luglio 2025 | da Valerio Caprara

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Tre amiche

Tre amiche Valerio Caprara
soggetto e sceneggiatura
regia
interpretazioni
emozioni

Sommario:

2.8


Divertente, delicato, inizialmente persino un tantino noiosetto, “Tre amiche” si rivela alla fine un tipico e amabile film francese. Definizione senz’altro superficiale, ma nient’affatto incongrua se si ricorda quanto abbia influenzato tanti maestri d’oltralpe -in primis Eric Rohmer- il cosiddetto “marivaudage” ovvero la commedia d’intrecci ed equivoci amorosi eleganti e raffinati come quelle scritte nel Settecento da Marivaux. In effetti, il dialogo nell’opera di Emmanuel Mouret non è un semplice accessorio, bensì la dinamo stilistica dei suoi film che a seconda delle modulazioni, i toni, anche le conversazioni in apparenza banali o inessenziali dà il ritmo, influenza l’accompagnamento musicale (Scarlatti, Mozart, Trovajoli), provoca le azioni oppure le ostacola, modella fisicamente e psicologicamente i dilemmi morali sull’identità di ogni personaggio… tutto riaffiora sulla superficie delle labbra, dei corpi e quindi dell’inquadratura.  In questo caso, come in “Viale del tramonto”, un’inusitata voce fuori campo definisce i contorni della trama cui tre amiche quarantenni sono le protagoniste della scacchiera romantica lionese: la fragile Joan (Hair) anche se prova ancora affetto per Victor (Macaigne), con cui ha condiviso la vita per molti anni, deve ammettere a sé stessa di non esserne più innamorata e si sente in dovere di confessarglielo. Al contrario Alice (Cottin), di carattere assai più pragmatico, preferisce la ragione alla passione e si accontenta della placida convivenza con Éric (Ludig), pur rimanendo aperta a tutte le opportunità; mentre Rebecca (Forestier), sovreccitata sia professionalmente che emotivamente, si abbandona senza remore alle avventure più o meno assennate. Dal canto loro e in controtendenza agli imperativi ideologici attuali gli uomini, sia pure restando sullo sfondo, dimostrano una certa gentilezza e ragionevolezza che contribuiscono al clima d’ironica rilassatezza a tratti evocante a sorpresa Woody Allen. Mouret ama ribadire -una volta acquisito che i sentimenti con le loro imprevedibili impennate costituiscono il suo parco giochi(entra in scena persino un fantasma, senza però svoltare nel tragico) – che è sempre lecito flirtare con le intermittenze del cuore e se l’amore se ne va, la tenerezza torna sempre. Superato lo stand-by della prima mezz’ora, insomma, “Tre amiche” (meglio gustarlo in versione originale con i sottotitoli) si afferma come una riuscita variazione dell’eterno rebus dell’amore e del destino le cui contraddizioni risultano credibili soprattutto perché interpretate da una deliziosa compagnia di attori, uno più convincente dell’altro.

 

TRE AMICHE

COMMEDIA SENTIMENTALE – FRANCIA 2024

Un film di Emmanuel Mouret. Con: India Hair, Camille Cottin, Sara Forestier, Vincent Macaigne, Grégoire Ludig, Damien Bonnard

 

 

 

 

 

 

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