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Pubblicato il 25 Novembre 2023 | da Valerio Caprara

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The Killer

The Killer Valerio Caprara
soggetto e sceneggiatura
regia
interpretazioni
emozioni

Sommario: Un meticoloso sicario di cui non si conoscerà il nome dorme su un tappetino da yoga, pulisce qualsiasi superficie dopo averla toccata, mangia hamburger McDonald's da due euro, sfoggia un cappello da pescatore e occhiali da sole degni di un turista tedesco e i suoi pensieri, esternati dalla voce fuori campo, ripetono come un mantra: "non fidarsi di nessuno, attenersi al piano, anticipare, non improvvisare, vietare l’empatia”... L’agguato del prologo non va, però, come previsto e la sua concentrazione dovrà spostarsi su coloro che lo avevano ingaggiato

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Il thriller e la sua variante noir sono i generi più longevi perché garantiscono allo spettatore la salvaguardia delle proprie spesso maltrattate aspettative. È logico, così, che le piattaforme streaming più attive sul piano della produzione battano il ferro sempre caldo ingaggiando registi d’alto lignaggio: dopo essere passato in concorso a Venezia 80 e distribuito in pochissime sale, non a caso è disponibile su Netflix “The Killer” di David Fincher tratto dall’omonima serie a fumetti francese sceneggiata da Matz e disegnata da Jacamon. Il primo dato da annotare è quello che –a parte il mezzo di fruizione su cui potremmo dibattere all’infinito- si possono riconoscere i temi dell’ossessione, il perfezionismo e il potere che interessano da sempre l’autore di “Seven” (non a caso scritto anch’esso da A. K. Walker), ancorché sul piano dei toni e dei ritmi il nuovo film sia assai lontano dal cult movie del ‘95. “The Killer”, infatti, non produce molta suspense e predilige cadenze soft anche per il protagonista Fassbender che interpreta un sicario a contratto (non scopriremo mai il suo vero nome) meticoloso nella preparazione e nei rituali quanto Fincher lo è come regista: dorme su un tappetino da yoga, pulisce qualsiasi superficie dopo averla toccata, mangia hamburger McDonald’s da due euro, sfoggia un cappello da pescatore e occhiali da sole degni di un turista tedesco e i suoi pensieri, esternati dalla voce fuori campo, sembrano un mantra che ripete a sé stesso “non fidarsi di nessuno, attenersi al piano, anticipare, non improvvisare, vietare l’empatia”… L’agguato del prologo ambientato a Parigi non va, però, come previsto e come succede in molti classici del genere l’attenzione del killer dovrà spostarsi su coloro che lo avevano ingaggiato, facendo sì che il leitmotiv della vendetta stimoli Fincher a intensificare la colonna sonora martellante (a cui vanno aggiunte una dozzina di canzoni della storica band The Smiths ascoltate in continuazione dal protagonista) e i colori oscuri e sfuggenti della fotografia. La nota bravura di Fassbender nel modellarsi sulle esigenze dei registi viene nell’occasione incrementata dal ruolo che richiede rigidità di fisico e comportamento: però il film, nonostante gli sprazzi d’inopinato humour nero, non è purtroppo coinvolgente e anzi nei passaggi cinici e spietati diventa disturbante perché il suo intento è proprio quello d’imprigionarti nella mente di un assassino e indurti a credere che l’unica cosa che conti nel suo sporco mestiere sia l’efficacia.

THE KILLER

THRILLER – USA 2023

Un film di David Fincher. Con Michael Fassbender, Arliss Howard, Charles Parnell, Kerry O’Malley, Tilda Swinton, Sala Baker

 

 

 

 

 

 

 

 

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