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Pubblicato il 10 Settembre 2020 | da Giuseppe Cozzolino

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Speciale Home Video: RICHARD JEWELL

La vera storia di un eroe americano trasformato in un attentatore, in un film diretto da Clint Eastwood

(A cura di Andrea Coco)

Atlanta 1986. Richard Jewell (Paul Walter Hauser) è una persona buona e gentile che lavora in uno studio di avvocati, svolgendo mansioni molto umili, ma nel suo cuore coltiva il proprio sogno americano: lavorare nella sicurezza. Ignorato se non preso in giro da tutti, un giorno del 1996 riesce finalmente a raggiungere il suo obiettivo lavorando come addetto alla vigilanza del campus universitario di Piedmont College. E prima di lasciare il vecchio impiego passa a salutare l’unica persona che ha mostrato per lui un minimo di considerazione, il cinico ma sincero avvocato Watson Bryant (Sam Rockwell) il quale gli dà un consiglio: stare attento a non montarsi la testa, diventando il solito poliziotto prepotente. 

Purtroppo, il suggerimento non viene preso abbastanza in considerazione e Richard viene licenziato perché non è in grado di rapportarsi in modo sereno con gli studenti. Per sua fortuna ad Atlanta stanno per svolgersi le Olimpiadi e così assieme all’affettuosa madre Barbara “Bobi” Jewell (Kathy Bates) ritorna nella città per lavorare come guardia per conto della AT&T, monitorando gli eventi musicali che si tengono nel Centennial Park. Ed una sera riesce a sventare un attentato dinamitardo previsto durante il concerto del gruppo “Jack Mack and the Heart Attack”, diventando così l’eroe del giorno. I giornali e le televisioni se lo contendono, la gente lo ferma per strada per complimentarsi con lui e gli editori gli propongono di scrivere dei libri. Il suo momento felice dura molto poco. L’FBI sospetta che abbia organizzato l’attentato per ottenere attenzione, per entrare a far parte della polizia. E, per sua disgrazia, l’agente Tom Shaw (Jon Hamm), circuito dalla giornalista Kathy Scruggs (Olivia Wilde) dell’Atlanta-Journal Constitution, perennemente alla caccia di scoop, rivela alla donna tale informazione, che non esita a farla uscire sulla prima pagina del suo giornale.

Per Richard Jewell è l’inizio di un incubo, incolpato dai media prima ancora che venga accusato formalmente di qualcosa. Ancora ignaro di quanto sta accadendo alle sue spalle, Shaw porta Richard in un ufficio dell’FBI dove tenta di fargli rilasciare delle dichiarazioni che potrebbero compromettere la sua posizione. Ma per fortuna lui ha studiato il Codice penale e chiede di poter chiamare il suo avvocato, il combattivo Bryant.

Diretto da Clint Eastwood e prodotto dallo stesso Eastwood assieme a Leonardo Di Caprio (fra gli altri), Richard Jewell è la vera storia di un eroe americano trasformato in mostro, duro atto d’accusa contro un certo tipo di giornalismo che non esita di fronte a nulla pur di vendere più copie e senza verificare la fondatezza delle informazioni. Come fa la giornalista Kathy Scruggs, ben interpretata dalla Wilde, che cambierà opinione solo alla fine, consapevole di aver messo nei guai un innocente. Al tempo stesso la critica ai servizi di sicurezza non risulta meno dura, accusati di non custodire bene le proprie informazioni e, nel caso di Jewell, di lavorare in modo superficiale e prevenuto.

Il film descrive la vicenda umana di una brava persona, onesta e fin troppo rispettosa dell’autorità, che collabora con le forze dell’ordine persino quando contro ciò va contro i propri interessi, interpretata  da Paul Walter Hauser che assomiglia in un modo impressionante al vero protagonista, non solo nel fisico, ma anche nei movimenti e nel comportamento. Una identificazione che si può riscontrare anche in Kathy Bates, scelta dalla vera Barbara Jewell per interpretarla. Menzione speciale a Sam Rockwell, nel ruolo dell’avvocato  e a Nina Arianda in quello della sua segretaria Nadya, dinamica e concreta, che lo spingerà a difendere Richard, nonostante la sua iniziale ritrosia. Si penserebbe a un personaggio di maniera, invece, è proprio a lei che Richard deve la sua salvezza.

Nel 2005 Jewell, che nel frattempo ha coronato il suo sogno diventando agente di Polizia, riceve la visita di Watson Bryant, il quale gli comunica l’arresto del vero attentatore al Centennial Park: Eric Rudolph. Due anni dopo morirà, all’età di 44 anni, per complicazioni dovute al diabete e all’insufficienza cardiaca. Il film si chiude con un’ultima nota positiva: Bryant e Nadya si sono sposati e hanno avuto due figli, che hanno una babysitter molto speciale. Barbara “Bobi” Jewell.

 

RICHARD JEWELL (2019, USA, 129 MIN)

REGIA: Clint Eastwood

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: a cura di Billy Ray e basata sui libri “American Nightmare: The Ballad of Richard Jewell” di Marie Brenner; “The Suspect: An Olympic Bombing, the FBI, the Media, and Richard Jewell, the Man Caught in the Middle” di Kent Alexander e Kevin Salwen.

FOTOGRAFIA:     Yves Belanger

MUSICHE: Arturo Sandoval

INTERPRETI PRINCIPALI: Richard Jewell (Paul Walter Hauser); Watson Bryant (Sam Rockwell); Barbara “Bobi” Jewell (Kathy Bates);Tom Shaw (Jon Hamm); Kathy Scruggs (Olivia Wilde); Nadya

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