Pubblicato il 26 Aprile 2021 | da Giuseppe Cozzolino
0Speciale Home Video: IL GRANDE CALDO
Un noir leggendario firmato dal maestro Fritz Lang
(A cura di Andrea Coco)
Il sergente Dave Bannion (Glenn Ford) riceve l’incarico di indagare sulle cause del suicido di un collega, responsabile dell’archivio della Polizia.
Dave, il simbolo dell’americano medio, uomo onesto sposato con una moglie affettuosa, dalla quale ha avuto una figlia deliziosa, si trova ben presto circondato da persone che sanno ben celare la loro vera natura, per lo più criminale. Il collega deceduto era in realtà un agente corrotto al soldo del mafioso Mile Lagana (Alexander Scourby), il quale, poco prima di morire, aveva scritto una lettera indirizzata al Procuratore distrettuale dove denunciava la collusione fra la malavita, parte della polizia e alcuni politici.
La lettera, tuttavia, non giunge nelle mani della polizia, perché la vedova, Bertha Duncan (Jeanette Nolan) la utilizza per estorcere del denaro a Lagana, minacciandolo, in caso di rifiuto, di consegnare il materiale ai giornali. Lagananon vuole veder distrutta la sua immagine di uomo rispettabile, accetta quindi di versare alla donna una somma mensile, ma non ha fatto iconti con Dave Bannion, che non crede alla tesi del suicidio sostenuta dalla vedova ovvero una decisone motivata da una malattia incurabile.
A far proseguire le indagini contribuisce la testimonianza di Lucy Chapman (Dorothy Green), che aveva una relazione stabile con il collega. La donna gli confessa che collega era in procinto di divorziare per andare a vivere con lui. La morte di Lucy e della moglie, spingono Bannion a proseguire con maggiore determinazione le indagini, nonostante l’opposizione dei superiori, fino a lasciare la polizia. Ma a metterlo sulla pista giusta ci penserà Debbie Marsh (Gloria Grahame), la donna di Vince Stone (Lee Marvin), l’uomo di fiducia di Lagana, favorevolmente impressionata dai modi di Dave, ben diversi da quelli violenti di Stone.
Il grande caldo è uno dei migliori noir mai realizzati nella storia di Hollywood, esemplare nella rappresentazione della doppiezza della natura umana. Doppiezza non solo nel simulare ciò che non si è, ma anche nel conflitto che attraversa alcuni dei personaggi della pellicola.
La doppia natura viene perfettamente nel volto incantevole di Debbie Marsh, sfigurato a metà dal caffè bollente gettatole sul viso da Stone, furioso perché la donna nega di essere uscita con Dave Bannion.
Una doppia natura che emerge anche nella reazione furiosa del poliziotto, che, persa la moglie, decide di voler fare giustizia a tutti i costi, anche contro la stessa legge che rappresenta. E, per contrasto, l’emergere di un barlume di umanità in Debbie che lo invita a non compiere un simile gesto, perché così sarebbe uguale ai suoi nemici. Un invito che non resterà inascoltato.
Fritz Lang decide di assegnare la rappresentazione del Male a due personaggi ben definiti, il sadico Vince Stone (interpretato perfettamente da Lee Marvin) e il più elegante ma ancora più perverso e crudele, Mike Lagana.
Come in ogni noir che si rispetti, finale de “Il grande caldo” è solo in apparenza consolatorio. Dave Bannion ritorna sì al suo posto di lavoro, la stazione di polizia, ma il passato non può più rivivere. Lui non è più lo stesso di prima: la sua adorata moglie è morta e c’è una bambina da crescere alla quale raccontare la verità mentre fuori per le strade della città i crimini continuano ad essere commessi. La sua figura rammenta quella di Sisifo, costretto a scalare eternamente un monte senza mai concludere l’impresa.
IL GRANDE CALDO
Titolo originale: The Big Heat
Regia: Fritz Lang
Fotografia:Charles Lang
Sceneggiatura: Sydney Boehm
Musiche: Henry Vars (non accreditato), Mischa Bakaleinikoff (direttore musicale)
Casa di produzione: Columbia Pictures
Noir, drammatico, USA, 1953
Con: Con Glenn Ford, Gloria Grahame, Jocelyn Brando, Alexander Scourby , Lee Marvin, Jeanette Nolan, Robert Burton .
DVD distribuito in Italia da CG Entertainment.