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Pubblicato il 29 Ottobre 2020 | da Giuseppe Cozzolino

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Speciale Home Video: BENVENUTI A ZOMBIELAND

 

Un film sopra le righe per capire l’importanza dell’amicizia e della famiglia, senza la quale tanto vale essere degli zombie.

(A cura di Andrea Coco)

Pessima idea mangiare della carne di mucca pazza perché il virus può passare agli esseri umani e, cosa peggiore, evolversi in un qualcosa che zombifica le persone. È quanto avviene negli States, dove gran parte degli americani mutano aspetto e abitudini alimentari, tanto che il nome del paese è stato cambiato – dai pochi “normali” rimasti – in Zombieland.

E tra quanti cercano di restare vivi e integri in un’America post apocalittica, brilla – non per coraggio – Columbus (Jesse Eisenberg), un ragazzo piuttosto impacciato e decisamente fifone, il quale ha elaborato un minuzioso elenco di regole che dovrebbe garantirgli la sopravvivenza. Un vademecum molto utile per evitare pericoli reali e potenziali,  dato che “del senno di poi son piene le fosse”.

Columbus è diretto nell’Ohio, vuole raggiungere il paese dove vivono i genitori, ma un incidente “zombesco” lo lascia senza autovettura e, quindi, deve proseguire il suo viaggio a piedi.

Per sua fortuna, lungo un’autostrada piena di veicoli abbandonati, incontra un altro essere umano. Si chiama o meglio viene chiamato da Columbus, Tallahassee (Woody Harrelson), il nome del paese dove è diretto, poiché questi “non è solito dare confidenza agli estranei” e di conseguenza dire a chiunque il suo nome. Tallahassee è un vero duro, una via di mezzo tra Dinamite Sam e  Crocodile Dundee, uno che non odia semplicemente gli zombie, trova grandissimo piacere nell’ammazzarne il maggior numero possibile. Ma come tutti i duri ha il suo punto debole: adora pazzamente le merendine Twinkie, un tronchetto di pan di Spagna spugnoso ripieno di una soffice crema, un dolce che gli ricorda un’epoca felice, quando gli zombie non esistevano.

Strada facendo, in un supermercato, incontrano due giovani sorelle, Wichita (Emma Stone) e Little Rock (Abigail Kathleen Breslin).  Sono sole, disarmate e Little Rock è stata morsa da uno zombie. Sa che le resta poco da vivere e vorrebbe che la uccidessero. Loro esitano a compiere un gesto simile, allora Wichita si offre di farlo lei. Prende il fucile di Tallahassee e li disarma tutti e due. Le ragazze se ne vanno con le loro armi e soprattutto con la Cadillac Escalade di Tallahassee, lasciandoli a piedi e… disarmati.

Ma la fortuna non li ha ancora del tutto abbandonati e Tallahassee trova una jeep Hammer H2, di un osceno color giallo canarino, piena di fucili e mitragliatori. Motorizzati e più che armati, riprendono la strada alla ricerca delle ragazze, che però riescono a tendergli una nuova trappola.  Columbus, per fortuna, ha una buona idea: propone a Whichita e a Little Rock una tregua. Perché farsi la guerra se forse sono gli ultimi esseri umani esistenti al mondo? Le ragazze accettano, apatto che si proceda in direzione di Pacific Playland, un parco giochi situato in California, dove si dice, non ci siano zombie.

Prima di arrivare al parco, il gruppo passa per una Hollywood brulicante di zombie e Tallahassee propone di passare la notte nella villa di Bill Murray, il suo attore preferito. E con grande stupore di Tallahassee e Wichita, intenti a ballare nel salone più che pacchiano della casa (la canzone è Ghostbusters), appare Bill Murray in carne ed ossa, mascherato da zombie per potersi muovere indisturbato e continuare la vita di sempre, andando persino a giocare a golf.

Con “Benvenuti a Zombieland” si conclude il nostro mini-excursus dedicato a film horror umoristici, nel solco dei morti viventi, iniziata con “l’Alba dei morti dementi” e proseguita con “Zombie contro Zombie”. Un gran finale perché il film riesce ad essere così sopra le righe, così “trash” da sublimare gli aspetti sanguinolenti dell’opera in una chiave comica e spettacolare. A cominciare dalla storia, che parte sì lenta per acquisire velocità nella seconda parte, ricca di colpi di scena, di improvvisi capovolgimenti accompagnati da una avvincente colonna sonora.

Ben curato anche il background psicologico dei protagonisti. In particolar modo Columbus, un ragazzo ossessionato e condizionato dalle regole per la sopravvivenza, che lui stesso ha elaborato e cita continuamente rivolgendosi a un pubblico immaginario, regole che appaiono in sovraimpressione dovunque, come in un videogioco.

Attraverso i flash back scopriamo altri dettagli della sua esistenza, le sue manie, fobie e, soprattutto, il desiderio di trovare una ragazza, innamorarsi e tramite lei conoscere una famiglia normale, che a lui manca tanto. Purtroppo, l’unica occasione che gli capiterà, la ragazza 406 (Amber Heard), una vicina di casa, avrà un esito tragicomico.

Analoghi sforzi sono stati portati avanti dalla regia per ricostruire un mondo post-apocalittico, un mondo vuoto, popolato da pochissimi esseri umani e tanti zombie.

Questo lavoro lo si può apprezzare vedendo nei contenuti speciali presenti nel DVD, distribuito in Italia da Cecchi Gori Entertainment, a cominciare dai “Trailer” dove Columbus e Tallahassee rispondono alle domande di un ipotetico pubblico, che gli chiede consigli su come affrontare gli zombie. Le risposte sono quanto di più surreale si possa ascoltare.

In “Zombificare la tua terra”,invece, viene spiegato come la regia abbia scelto di ricostruire ex novo molte strutture, ad esempio il negozio di souvenir, riempiendolo di oggetti e mobili scelti apposta per la scena che sarebbe stata girata. Un analogo comportamento è stato preso per quanto riguarda il supermercato, i cui frigoriferi sono pieni di cibo finto (fotografie), mentre un vero set è stato utilizzato per ricostruire l’appartamento di Columbus.

Anche l’autostrada, come molte riprese in esterno, è stata “zombificata”, inserendo mezzi abbandonati di ogni tipo, mentre non ci sono segni di degrado nelle città (vegetazione incolta, edifici distrutti), perché gli zombie hanno preso il sopravvento da poco tempo. Infine, per la sequenza conclusiva è stato utilizzato un vero parco giochi, situato però in un’altra parte degli Stati Uniti, il parco di Valdosta (Georgia), utilizzando come comparse (ovvero zombie) la popolazione del posto.

E nel Parco ha luogo lo scontro finale. Wichita conduce, come promesso, Little Rock nella terra promessa, che però si popola ben presto di zombie, attratti dalle luci e dal suono dei giochi. La situazione sembra senza via di uscita, ma in soccorso giungono proprio Tallahassee e Columbus, che in un duello epico sterminano tutti i loro avversari, dimostrando a Wichita e Little Rock di tenere alla vita delle ragazze più di quanto queste abbiano finora manifestato nei loro confronti.

E tutti e quattro scopriranno di essere, in quel mondo alienato, la cosa più simile a una famiglia.

Finalmente avevo capito che quelle due furbette nel jeeppone nero e quel bambinone con la giacca di serpente erano la cosa più vicina a quello che avevo sempre desiderato ma non avevo mai avuto… Una famiglia. Io mi fidavo di loro e loro di me.

 

BENVENUTI A ZOMBIELAND

Titolo originale: Zombieland 

Regia: Ruben Fleischer

Fotografia: Michael Bonvillain

Musiche: David Sardy

Casa di produzione: Columbia Pictures

Horror, commedia, Usa 2009 (84 minuti),

Con: Jesse Eisenberg, Woody Harrelson, Emma Stone, Abigail Breslin, Bill Murray, Amber Heard

Distribuzione DVD in Italia: Cecchi Gori Entertainment

 

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