Pubblicato il 4 Aprile 2020 | da Valerio Caprara
0Serie e anteprime. Netflix e Chili
Nel palinsesto da reclusi tra le mura domestiche tutti i giorni rischiano di essere uguali. Una sorta di “Ricomincio da capo” (per chi ricorda il film con Bill Murray costretto a rivivere all’infinito le ventiquattrore della Festa della Marmotta) ammantato, purtroppo, di tristezza perché il primato mediatico è ovviamente ormai da tempo appannaggio dei programmi d’informazione sulla tragica emergenza che il mondo sta vivendo. Oggi, però, per una sterminata platea di telespettatori il pericolo risulta esorcizzato perché su Netflix torna con sua quarta stagione “La casa di carta” (“La casa de papel”), una delle serie più amate di sempre, unica competitrice europea dello strapotere americano, modello di thriller/mystery fortemente contemporaneo, sapientemente ambiguo dal punto di vista delle propensioni politiche, fonte inesauribile di situazioni mozzafiato e galleria di personaggi caratterizzati sino al limite del grottesco, ma proprio per questo incancellabili dall’immaginario collettivo. Per sottolineare, del resto, l’eccezionalità del fenomeno basta aggiungere che il trailer delle nuove puntate aveva registrato sino a ieri un milione circa di visualizzazioni. Ancorché lasciati in preda a una miriade i dubbi o forse proprio per questo, i fan non hanno evidentemente smesso di confidare in Alex Pina, il cinquantaduenne scrittore, sceneggiatore e regista di Pamplona che grazie all’incredibile boom dell’audience delle prime due stagioni ha poi accettato di passare armi e bagagli alla public company californiana. Nel finale della stagione precedente, in effetti, gli otto rapinatori protagonisti di un infinito susseguirsi di agguati, tradimenti, trattative, duelli con se stessi e con la polizia stava vivendo uno dei momenti più catastrofici dell’”impresa” iniziata con l’occupazione dell’edificio della Zecca, ma toccherà senza dubbio al carismatico capo detto “il Professore” condurre la banda fuori dal caos mortale che ormai li circonda.
Il cinema in sala non può, purtroppo, rispondere in alcun modo al predominio della visione nel salotto di casa, ma la notizia interessante è quella che uno dei film più attesi, “Emma”, nuovo adattamento del celebre romanzo di Jane Austen del 1815, a causa delle chiusure imposte dal micidiale assalto del Coronavirus è stato reso disponibile direttamente in streaming sulla piattaforma on demand Chili (chili.com). Questa epifania in digitale, a cui seguiranno altre prestigiose uscite, segna il debutto dell’emergente cineasta Autumn de Wilde che, ovviamente, conferisce accenti innovativi e combattivi alla storia della giovane protagonista, bella, intelligente e un po’ viziata ma soprattutto lontana dai consueti cliché femminili delle eroine schiave delle spesso autolesionistiche illusioni romantiche. Sia pure scontando qualche asprezza, connessa ovviamente all’intento militante post #MeToo, il film si destreggia con abilità tra il classico stile epistolare e il ricorso a un sofisticato “flusso di coscienza” e sottile gioco dialogico permettendo all’attrice Taylor-Joy di svincolarsi dall’identikit di antipatica manipolatrice del proprio personaggio e infine di approdare alla giusta intensità costantemente mitigata dall’ironia. Piacevolissimi sul versante di fotografia e costumi, i tableaux vivants che tramandano il cuore dell’opera non si attestano sul solito bastione della letteratura filmata, bensì attivano un ponte non troppo meccanico con la condizione femminile odierna.
LA CASA DI CARTA
QUARTA STAGIONE SERIE TV
THRILLER – USA/SPAGNA 2020 ****
Ideatore: Alex Pina. Con Alvaro Morte, Ursula Corberò, Itziar Ituno, Alba Flores, Paco Tous
—————–
EMMA
COMMEDIA IN COSTUME – GRAN BRETAGNA 2020 ***
Regia di Autumn de Wilde. Con: Anya Taylor-Joy, Johnny Flynn, Angus Imrie, Letty Thomas