Pubblicato il 28 Luglio 2022 | da Valerio Caprara
0Secret Love
Sommario: Inghilterra, anni 20. Jane, domestica al servizio della famiglia Niven, approfitta del giorno di libertà concesso dai datori di lavoro per trascorrere gran parte della giornata a casa di Paul col quale vive da tempo un segreto e famelico rapporto di sesso. Inghilterra, anni 40. La storia d’amore intrecciata dall’ex domestica con un colto giovanotto di colore al cui termine diventerà una scrittrice.
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Per una volta il titolo italiano suona decisamente meglio di quello originale. “Secret Love”, in effetti, è egemonizzato dal lungo intermezzo (tutto il film è segmentato in salti temporali e flashback) in cui Jane, la domestica orfana al servizio della ricca famiglia Niven, approfitta del giorno di libertà concesso dai datori di lavoro alla servitù per potere incontrare le madri (il titolo originale suona, appunto, “Mothering Sunday”) per trascorrere gran parte della giornata a casa di Paul col quale vive da tempo un segreto e famelico rapporto di sesso. L’intreccio, inoltre, è reso particolarmente trasgressivo dal fatto che i Niven stanno per recarsi al pranzo di celebrazione del fidanzamento proprio di Paul, figlio di amici altrettanto benestanti. Il film in costume –siamo nell’Inghilterra anni Venti e le famiglie sono quasi tutte devastate dal dolore per la perdita di figli nel corso della Prima guerra mondiale- è tratto da uno dei romanzi di Graham Swift di gran successo in patria che sembra peraltro ricalcare le classiche atmosfere del melò in costume sulla linea di “Downton Abbey” e affini. L’unica ma forte variazione riguarda l’insistenza con cui la macchina da presa dettaglia i nudi e gli amplessi dei due peraltro gradevolissimi ragazzi (Young e O’Connor, già apprezzati rispettivamente nelle serie tv “Staircase” e “The Crown”): la regista francese Husson, spalleggiata dalla sceneggiatrice Alice Birch, procede inseguendo il languore estenuato degli amanti, i turgidi rilievi dei loro corpi, le loro frasi smozzicate e crogiolandosi nei tagli di luce in chiaroscuro che dalla bella e calda giornata filtrano nella magione complice e silente, dalla camera da letto alle maestose librerie e sino alla cucina…. Sino a questo punto il pericolo nasce da un certo senso di patinata sazietà e dal fatto che i grandi traumi delle famiglie dei padroni sono oggettivamente collocabili in capitoli già acquisiti della gloriosa storia british e dunque per gli spettatori ne restano solo i cupi riflessi; poi, purtroppo, la diligente regista propone e ammannisce i successivi e più sbrigativi eventi, primo fra tutti la storia d’amore intrecciata nel corso dei Quaranta dall’ex domestica nel frattempo licenziatasi e assunta in una deliziosa libreria con un coltissimo e premurosissimo giovanotto di colore che, nonostante la poca credibilità rispetto all’epoca (il personaggio era stato pensato da Swift per un inglese bianco), rappresenta l’immancabile tributo odierno al politicamente corretto. Se il precedente indugio della trama sull’”amore proibito”, con relativi riferimenti al rigido perbenismo societario e alla dura separazione delle classi, comunicava una certa suggestione, ancorché derivativa da una lunga serie di film erotici d’autore, la seconda parte –al cui termine Jane finirà col mettere mano con successo alla macchina da scrivere- mette in campo il tema della vocazione letteraria in equilibrio tra passioni personali e significati universali con esiti francamente manieristici. Nonostante l’autoironico cameo della grande Glenda Jackson nella parte dell’ormai decrepita scrittrice.
SECRET LOVE
EROTICO-MELODRAMMATICO GRAN BRETAGNA 2021
Un film di Eva Husson. Con Odessa Young, Josh O’Connor, Colin Firth, Olivia Colman, Sope Irisue, Caroline Harker, Glenda Jackson