Recensioni

Pubblicato il 30 Dicembre 2023 | da Valerio Caprara

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Santocielo

Santocielo Valerio Caprara
soggetto e sceneggiatura
regia
interpretazioni2
emozioni

Sommario: In Paradiso le sorti del genere umano causano una rissa perpetua e Aristide , angelo di scarsa levatura, si offre volontario per discendere sulla Terra nelle vesti di Messia riciclato. La nuova Annunciazione, però, prende una brutta piega quando l’imbranato delegato appioppa per errore il seme del divino concepimento al vicepreside Nicola.

1.3


Il duo Ficarra-Picone merita attenzione e stima per la loro intelligenza, la loro verve e la loro versatilità come l’anno scorso ha ribadito la performance fuori standard nel pirandelliano “La stranezza”. Peccato, però, che non sempre i loro film di routine ci aiutano a riconoscere queste indubbie qualità come, purtroppo, capita nel caso di “Santocielo” ai nostri occhi non poco deludente. Già l’argomento –al cui script hanno contribuito ben tre autori oltre a loro stessi- non prometteva granché a causa dell’espediente narrativo dell’uomo incinto già sfruttata da alcuni titoli dimenticabili, ma poi la visione della nuova commedia penalizza ancora un po’ le sensazioni negative di partenza. Con l’aria di volere smitizzare la retorica natalizia, eccoci infatti proiettati in un Paradiso somigliante ai Parlamenti visti in ottica qualunquista in cui le sorti del (pessimo) genere umano causano una rissa perpetua assai poco celestiale: Aristide (Picone), angelo biondo di scarsa levatura, si offre volontario per discendere sulla Terra nelle vesti di Messia riciclato per la drammatica emergenza. La nuova Annunciazione, però, prende purtroppo una brutta piega quando l’imbranato delegato appioppa per errore il seme del divino concepimento al vicepreside Nicola (Ficarra), guarda caso cattolico, maschilista e di corte e retrograde vedute. Ovviamente l’intenzione è quella di innestare nello sviluppo ridanciano della trama spizzichi e bocconi dell’aspro dibattito odierno sulle cosiddette nuove famiglie e l’omogenitorialità e magari sulla riscrittura di ampie pagine del Vangelo come comanda il politicamente corretto, però le surreali diramazioni –specie nella seconda parte farraginosa e prolungata- frenano il ritmo, ingarbugliano i messaggi e finiscono per fare emergere un’incoerenza di fondo che può facilmente scontentare sia gli spettatori fedeli alla tradizione religiosa, sia quelli animati da sacro furore revisionista e antipatriarcale. Nella prima parte e in vista del finale il quoziente comico per fortuna si riscuote, l’alchimia tra i due compari costretti alla forzata convivenza riesce a fare capolino –insieme a qualche sprazzo di sincera tenerezza- dalla piattezza e banalità delle (troppe) buone intenzioni e il bravo regista Amato ce la mette tutta per riposizionarle nell’habitat siciliano vintage che più si addice alle loro peculiarità.

 

SANTOCIELO

COMMEDIA – ITALIA 2023 

Un film di Francesco Amato. Con Valentino Picone, Salvatore Ficarra, Giovanni Storti, Barbara Ronchi, Maria Chiara Giannetta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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