Pubblicato il 1 Aprile 2024 | da Valerio Caprara
0Priscilla
Sommario: Tratta dall'autobiografia di Priscilla Beaulieu Presley, la rievocazione del precoce connubio col Re del rock e la successiva, drammatica esperienza di moglie-trofeo pressoché reclusa nella fastosa e famosa magione di Graceland
1.5
Priscilla Beaulieu Presley, ritratta prima come angelica vergine e poi come moglie repressa e reclusa, è un personaggio adattissimo a Sofia Coppola, ormai regista di spicco a prescindere dall’illustre padre. In “Priscilla” funziona, infatti, al massimo lo stile con cui sono raccontati i primi incontri tra il Re del rock (Elordi) e la futura sposa (la bravissima Spaeny premiata con la Coppa Volpi a Venezia), perché il film riesce, soprattutto grazie ai campi-controcampi che costellano le scene di seduzione, a fare percepire al pubblico la tensione fisica che monta. Come per esempio dimostra l’unico momento in cui vediamo Elvis cantare: Priscilla lo osserva da lontano, con la bocca leggermente aperta, mentre un bicchiere posato sul pianoforte minaccia di cadere da un momento all’altro… ma quando cade proprio mentre termina il pezzo, il cantante lo afferra a mezz’aria e poi rivolge uno sguardo infuocato alla teenager che ha appena “catturato”. Purtroppo dal trasferimento nella gabbia dorata di Graceland in poi il film comincia a impantanarsi nel biopic accademico e a ricollocare l’autobiografia dell’oggi settantottenne vedova nello schema anti-patriarcale da cui oggi neppure un’autrice rinomata può esimersi e in cui il povero Elvis è solo l’ennesimo macho vigliacco del Novecento che prima pesta la moglie e poi scoppia in lacrime manco fosse la bella copia del Mastandrea di “C’è ancora domani”. Dalla noia e la frustrazione della giovane donna, in effetti, la Coppola non sa che ricavare una serie di decorative vignette e il film invece di precipitare nell’abisso di un rapporto insostenibile, appassisce a poco a poco senza più emozioni né variazioni drammaturgiche. Il tema della grottesca trasformazione fisica della protagonista pretesa dal partner-pigmalione (dal colore e il taglio dei capelli alla scelta dei vestiti), anticipata dal prologo che mostra Priscilla mentre testa il famoso eyeliner in stile Cleopatra, si limita, così, a diventare un inquietante ma troppo flebile leitmotiv simbolista. Restano a vantaggio dell’autrice l’acutezza nell’orientare le espressioni degli attori, nell’inserire spiritosi dettagli anacronistici e nel preferire la fluidità del ritmo alla scossa dei colpi di scena, ma le qualità migliori del suo cinema soggiacciono al penchant femminista modaiolo e convenzionale.
PRISCILLA
BIOGRAFICO-DRAMMATICO – USA/ITALIA 2023
Un film di Sofia Coppola. Con Cailee Spaeny, Jacob Elordi, Tim Post, Ari Cohen, Rodrigo Fernandez-Stoll, Emily Mitchell