Recensioni

Pubblicato il 25 Aprile 2020 | da Valerio Caprara

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Per il confinato due commedie e un noir

 

 

A ciascuno il suo. Mentre tutti sopportiamo più o meno con la stessa rassegnazione la quarantena imposta dalla pandemia, la produzione di spettacolo riesce ancora a svariare su scelte diverse di forme e contenuti. Che la paura, del resto, non si sconfigga in unica maniera lo dimostrano proprio i titoli che, abbandonata a malincuore la strada delle sale, esordiscono sempre più numerosi in Rete cercando in qualche modo di curare gli spettatori in balia di una quotidianità claustrofobica e ossessiva. Con le “medicine” palliative, del resto, non si può generalizzare: c’è chi anela solo a commedie, farse o fiabe rilassanti e ridanciane, chi vuole immergersi in situazioni avventurose, esotizzanti ed escapiste e persino chi fruga nell’horror e dintorni con un procedimento che ricorda quello dell’omeopatia.

Per la prima richiesta, la più frequente, stanno già ottenendo buoni riscontri sulle piattaforme streaming due storielle all’acqua di rose comica: “Un figlio di nome Erasmus” e “7 ore per farti innamorare”, rispettivamente opera terza del milanese Alberto Ferrari e primo film diretto in proprio dal popolare attore Giampaolo Morelli. Il primo rappresenta un omaggio un po’ fuori tempo massimo al road movie modello “Marrakech Express” con un quartetto di protagonisti riuniti dalla morte di una ex fiamma, conosciuta durante il giovanile periodo di studio in Portogallo. Convocati da un giudice scoprono che uno tra di loro è il padre, tenuto a lungo segreto, del figlio della defunta: il viaggio assumerà, così, il triplice valore di una rimpatriata amicale, un confronto con gli obblighi della paternità e, naturalmente, la (ri)scoperta di se stessi. Un impianto deboluccio ma affabile, scontato eppure gradevole grazie alle prove tenute in equilibrio tra registro buffo e insinuanti malinconie dai solitamente esuberanti interpreti, tra cui spicca Luca Bizzarri per la padronanza delle sfumature psicologiche. Altrettanto canonica, ma ancora più accattivante è la sceneggiatura del film di Morelli che gioca gran parte delle sue carte sulla collaudata chimica tra l’aitante protagonista – qui giornalista che ha perso in un solo colpo fidanzata e lavoro- e l’affiatata Serena Rossi – calata nello strano ruolo di docente delle regole “biologiche” della seduzione- impegnati a rincorrersi in una Napoli molto trendy e sofisticata, lontana mille miglia dai consueti cliché sociologici. Nonostante qualche vezzo di troppo, il film si tiene in piedi grazie anche a un cast che non prevede comprimari, bensì una serie di protagonisti aggiunti (da Salemme a Gallo, da Truppo a Ferreri e uno strepitoso Raiz).

Tutt’altra strada imboccherà dal 30 aprile direttamente su Amazon Prime Video “Cobra non è” che segna l’esordio nel lungometraggio del trentanovenne brindisino (di San Pietro) Mauro Russo, maestro del videoclip, recordman delle visualizzazioni su You Tube e autore preferito di una schiera impressionante di prestigiosi gruppi e cantanti. Al polo opposto delle schermaglie consolatorie delle commedie di cui sopra, questo noir stilizzato, rutilante ed eccessivo si propone, grazie a uno stile crudo, erotico e fumettistico (non manca l’inserto di un’azione realizzata in animazione), come omaggio a Tarantino e Refn contrappuntato da un rap ossessivo e disturbante (“Io sono Cobra, nemico della nazione”) e dalle comparsate eccellenti di big come Clementino, Elisa, Max Pezzali e Tonino Carotone. Il bravo Gianluca Di Gennaro (qui alla sua prova del fuoco), Denise Capezza e Nicola Nocella capeggiano con la grinta costantemente temperata da una sardonica autoironia un bestiario di personaggi impasticcati e grugnenti, un sabba infernale gremito di psicopatici, zingari, clown, ex nazisti che nell’arco di una frenetica notte danno il peggio di sé per la gioia degli spettatori nostalgici di un genere che furoreggiò in Italia negli anni 70 e 80 e non a caso adesso sta tornando a mobilitare gli appassionati di intrecci pulp a tinte grottesche forti.

UN FIGLIO DI NOME ERASMUS

COMMEDIA – ITALIA 2020  *

Regia di Alberto Ferrari. Con Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Ricky Memphis, Daniele Liotti

 

7 ORE PER FARTI INNAMORARE

COMMEDIA – ITALIA 2020  **

Regia di Giampaolo Morelli. Con Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Diana Del Bufalo, Fabio Balsamo, Massimiliano Gallo

 

COBRA NON E’

NOIR/GROTTESCO – ITALIA 2020  ***

Regia di Mauro Russo. Con Gianluca Di Gennaro, Denise Capezza, Nicola Nocella, Roberto Zibetti   

 

       

 

  

 

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