Recensioni

Pubblicato il 18 Luglio 2025 | da Valerio Caprara

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Mission: Impossible – The Final Reckoning

Mission: Impossible – The Final Reckoning Valerio Caprara
soggetto e sceneggiatura
regia
interpretazioni
emozioni

Sommario:

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Si può definire Tom Cruise l’ultimo superuomo cinematografico all’antica hollywoodiana. Ormai ognuno dei suoi film non appare un film “con” Cruise, bensì “su” Cruise, sulla sua prestanza fisica, il suo status di icona, il suo carattere contraddistinto da forza e fragilità, solitudine e consapevolezza e nella fattispecie la serie “Mission: Impossible”, a partire dal capostipite diretto nel 1996 da Brian De Palma, non ha fatto altro che riciclare tali prerogative con granitica coerenza. Per circa trent’anni il franchise è riuscito a miscelare gli elementi essenziali della spy-story, il thriller alla James Bond e le overdosi di adrenalina parossistica e “The Final Reckoning” ovvero “La resa dei conti finale” ne incarna uno spropositato canto del cigno preceduto dal nutrito riassunto dei momenti salienti delle sette puntate precedenti. La star sessantaduenne diventa, così, a futura memoria cinefila l’avatar del protagonista Ethan Hunt, leader della squadra IMF-Impossible Mission Force, agente segreto, maestro del travestimento, salvatore dello status quo geopolitico e habitué dei viaggi in aeroplano a dir poco… spericolati, ancora e sempre credibile grazie alla capacità dell’attore di mantenersi in una forma straordinaria.

Il presentimento della fine imminente (della Storia?) consente al diligente regista McQuarrie di costruire una trama distopica, in cui s’immagina che l’”Entità” creata dall’Intelligenza Artificiale abbia a poco a poco preso il controllo della potenza militare americana provocando un’incessante disinformazione mediatica e rendendo progressivamente i cittadini inermi, spaventati e divisi con l’obiettivo di annientare l’umanità per il tramite di un olocausto nucleare… Hunt insomma deve salvare il mondo, mentre Cruise ha uno scopo più alto: vuole salvare i film. E se questo significa trattenere il respiro sott’acqua per tempi incredibili, arrampicarsi sulla cresta delle scogliere o volteggiare a rotta di collo in moto sulle montagne, lo farà in prima persona… Come antipasto, s’intende, del piatto forte, in cui riesce a imbarcarsi clandestinamente su un biplano, a prenderne il controllo, poi a saltare su un secondo biplano e infine ad aggrapparsi all’ala mentre si lancia in picchiata per ottomila piedi. Nemmeno l’invadenza del marketing nella campagna che ha preceduto la première al Festival di Cannes può, tutto sommato, mitigare l’eccitazione che si prova assistendo alle sequenze che sono l’equivalente postmoderno delle temerarie acrobazie del cinema ai suoi primordi artigianali… “Tutto ha portato a questo” continuano a ripetere i personaggi mentre la noia e l’assuefazione fanno capolino nelle tre ore di durata e non è un caso che a luci riaccese si percepisce la bonaria sensazione che Cruise possa e debba lasciare Hunt in pace e crogiolarsi nella gloria della missione finalmente compiuta.

 

MISSION: IMPOSSIBLE – THE FINAL RECKONING

AZIONE-FANTASY – USA 2025

Un film di Christopher McQuarrie. Con: Tom Cruise, Hayley Atwell, Ving Rhames, Pom Klementieff, Mariela Garriga, Simon Pegg

 

 

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