Pubblicato il 6 Gennaio 2016 | da Valerio Caprara
0Macbeth
Sommario: Un adattamento oltremodo rispettabile.
2.5
Lasciamo stare quelli che entrano in sala con i dizionari già aperti alla voce “Macbeth”. I neofiti interessati alle comparazioni e/o alle classifiche potranno, del resto, procurarsi senza troppa fatica i dvd con le versioni della grandiosa tragedia scespiriana firmate, tra le tante, dai big Welles, Kurosawa, Polanski e Béla Tarr.
L’ultimo titolo arrivato merita, infatti, che sia valutato a prescindere dal peso dei precedenti, quantomeno perché il regista australiano Kurzel ha avuto un coraggio davvero ‘kolossal’ nell’immergersi nelle ultrarealistiche locations scozzesi e nell’affidarsi a star portatrici di un fascino e una tecnica caratterizzati in senso assai contemporaneo. Il massimo poema mai scritto sulla folle corsa all’autodistruzione di cui è capace il desiderio umano per l’Amore e il Potere rivive negli shock a ripetizione di uno stile magniloquente e ieratico, sospeso al rallentatore o scatenato nelle acmi omicide, sorretto con maggiore aderenza dalla rocciosa virilità di Fassbender rispetto alla sottile forma di straniamento adottata dalla Cotillard, che pure è una Lady Macbeth ancora più responsabile della deriva sanguinaria patrocinata dalle ingannevoli profezie delle streghe vagolanti tra le brume delle Highlands. C’è il rimpianto per lo spettatore italiano di non potere godere dell’impeccabile inglese declamato nella versione originale e non è certo che l’assoluta fedeltà al testo garantita da regista e sceneggiatori risulti più efficace delle interpretazioni, le variazioni o addirittura le distorsioni operate dai maestri, ma a conti fatti il film resta oltremodo rispettabile.
MACBETH
REGIA: MICHAEL FASSBENDER, MARION COTILLARD, SEAN HARRIS
DRAMMATICO – GRAN BRETAGNA/FRANCIA/USA 2015