Pubblicato il 31 Marzo 2017 | da Valerio Caprara
0La vendetta di un uomo tranquillo
Sommario:
3.8
La vendetta di un uomo tranquillo”, 4 premi Goya in patria, è un noir migliore del suo titolo italiano (l’originale spagnolo è “Tarde para la ira”, tardi per la rabbia). Il regista ex attore Arévalo vi riesce, infatti, a tenere sotto controllo il modello tarantiniano grazie al radicamento nella sordida periferia madrilena e nelle desertiche campagne circostanti, alle vibranti prove degli attori (Callejo/Curro e Dìaz/Ana in primis) e alla notevole abilità tecnica subito esaltata dal piano sequenza iniziale.
Le tessere del puzzle non intendono certo rivendicare profondità autoriali eppure coinvolgono via via lo spettatore in un gioco di tensioni che prevedono l’alternarsi di punti di vista in apparenza divergenti, ma infine perfettamente convogliati in un giudizio inesorabile sui comportamenti (dis)umani.
LA VENDETTA DI UN UOMO TRANQUILLO
Regia: Raùl Arévalo
Con: Luis Callejo, Ruth Dìaz, Antonio de la Torre
Noir. Spagna 2016