La trama fenicia
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1.5
In “La trama fenicia”, passato senza gloria al recente festival di Cannes, ritroviamo i temi preferiti di Wes Anderson accentuati al massimo in una contorta spy story a stento risollevata dall’intenso ritratto di un rapporto tra padre e figlia. La sceneggiatura del film, scritta a quattro mani con Roman Coppola, si sviluppa sulla dichiarata intenzione di rendere omaggio ai magnati europei anni Cinquanta alla Onassis o Niarchos, rimodellati però, sulla figura del defunto suocero del regista texano di nascita ma newyorkese di gusto e inclinazioni. Si parte, così, dalle traversie dell’imprenditore Zsa-zsa Korda (Del Toro), il cinico protagonista incarnazione del male capitalista -palesemente ispirato ad attori oversize come Orson Welles e Peter Sellers- che intraprende un viaggio per capire come e perché tanti odiatori occulti stanno tentando di assassinarlo. Lungo il percorso è scortato da una coppia di personaggi pienamente in linea con gli strambi canoni dell’universo andersoniano: la suora Liesl (Threapleton figlia di Kate Winslet), l’unica femmina dei dieci pargoli a cui non ha mai voluto fare da padre e Bjorn (Cera), il tutor promosso a consulente amministrativo sospettato d’essere una spia. Segue un florilegio di dettagli da collezionista/feticista, assalti di terroristi gentili, strani incidenti aerei, inopinate lezioni d’entomologia, parentesi visionarie dedicate -senza crederci- a Dio e la fede, vendette familiari dai risvolti incomprensibili, riferimenti banali all’attualità politica ecc… Mentre i dialoghi straripano come sempre nei film dell’autore del cult movie “I Tenenbaum”, la struttura drammaturgica rinuncia per una volta alla coralità cara ai suoi fan e alcuni vip come Tom Hanks, Bill Murray e Scarlett Johansson si limitano a inframmezzare a mo’ di omaggio i rispettivi cammei l’astruso piano a scatole cinesi della “trama fenicia” del titolo. La macchina da presa, proprio come vuole lo snobistico demiurgo, funziona da personaggio aggiunto, presenza fuori campo, una sorta di grandangolo che gestisce continue simmetrie ottiche, dialoghi a colpi di battute, carrellate laterali, avanti e indietro e zoom pretestuosi giocando con gli archetipi, replicando atmosfere oniriche e infantili, raccontando storie di adulti ossessionati da denaro, potere, amore, tradimento e vendetta… Purtroppo il ritmo dello show, subissato dalle varianti autoreferenziali, estetizzanti e fini a sé stesse, lascia al the end gli spettatori non adepti del marchio concettualmente smarriti ed emotivamente freddi come ghiaccioli.
LA TRAMA FENICIA
AVVENTURA/COMMEDIA – USA/GERMANIA 2025
Un film di Wes Anderson. Con: Benicio del Toro, Mia Threapleton, Michael Cera, Riz Ahmed, Bryan Cranston, Richard Ayoade



