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Pubblicato il 4 Novembre 2022 | da Valerio Caprara

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La stranezza

La stranezza Valerio Caprara
soggetto e sceneggiatura
regia
interpretazioni
emozioni

Sommario: L’omaggio a Verga per i suoi ottant’anni è l’occasione per il ritorno di Pirandello nella natia Sicilia. Quando un’impasse burocratica lo costringe a una fastidiosa attesa, lo scrittore e drammaturgo familiarizza con una coppia di becchini con la fissa della filodrammatica sino al punto di sovrapporre all'allestimento di una farsa dei guitti il flusso di memorie e ricordi che sta interagendo con l’ideazione e la creazione di "Sei personaggi in cerca d'autore".

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Con “La stranezza” Roberto Andò supera di slancio l’handicap connaturato ai film su arte e artisti che si ostinano a filmare un filosofo che pensa, un pittore che dipinge, un musicista che compone come se fossero quadri di un museo. Sulla scorta, infatti, di un soggetto ideato con Massimo Gaudioso e la relativa sceneggiatura scritta con l’apporto di Ugo Chiti imperniati su un evento immaginario inserito nella reale biografia di Pirandello, il regista utilizza a pieno regime stilistico –anziché assegnarlo ai soliti dialoghi didascalici- quello che il drammaturgo, scrittore e poeta definì il “sentimento del contrario”. Più o meno la poetica dell’umorismo ovvero l’attitudine a cogliere la frattura tra realtà e apparenza, a smascherare i collassi della psiche e le obliquità dei comportamenti umani, a indagare i personaggi da più punti di vista scovando nel ridicolo il tragico e nel tragico il ridicolo. Dunque il film si destreggia abilmente tra filologia e commedia, non rinunciando al rigore della prima né alla verve della seconda e alternando la “stranezza” creativa che coglie a un certo punto l’insigne agrigentino alla turgida luminosità degli scenari siciliani e la corda pazza che alimenta il vitalismo dei suoi abitanti.

1920. L’omaggio a Verga per i suoi ottant’anni è l’occasione per il ritorno nella terra natale di Pirandello, interpretato da un Servillo manco a dirlo memorabile per la sobrietà e l’intensità della sua trance mimetica; quando, però, un’impasse burocratica lo costringe a un’imprevista attesa familiarizza con una coppia di becchini con la fissa della filodrammatica (magnificamente impersonati dal duo comico Ficarra e Picone che si rinnovano restando sé stessi) sino al punto di sovrapporre alle prove di una farsa allestita dagli ineffabili guitti il flusso visionario di memorie e ricordi che sta interagendo con l’ideazione della sua prossima e rivoluzionaria commedia. Così “La stranezza” procede mantenendo vividi il ritmo, la riflessione e lo spasso e facendo risaltare la fusione di mondi sideralmente lontani –la Sicilia caotica e atavica e il mondano contesto romano in cui esordirà l’anno seguente “Sei personaggi in cerca d’autore”- sino al colpo di scena finale che sancisce l’esigenza della fusione tra alto e basso, realismo e metafora, ispirazione e fantasia, attori e spettatori nel moderno linguaggio teatrale e grazie ad Andò anche in quello del cinema.

 

 

LA STRANEZZA

COMMEDIA/DRAMMATICO – ITALIA 2022   

Un film di Roberto Andò. Con Toni Servillo, Salvo Ficarra, Valentino Picone, Renato Carpentieri, Donatella Finocchiaro, Luigi Lo Cascio, Galatea Ranzi

 

 

 

 

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