Pubblicato il 2 Luglio 2019 | da Valerio Caprara
2La mia vita con John F. Donovan
Sommario: Ricostruzione dieci anni dopo dell'ambigua relazione tra un ex divo della tv americana e un imberbe aspirante attore inglese che aveva generato pesanti sospetti di abuso da parte dell’adulto
1.3
In “La mia vita con John F. Donovan” una star della tv americana intraprende un’intensa corrispondenza con un precoce aspirante attore che vive con la madre in Inghilterra. Scoperta dai media, la relazione genera pesanti sospetti di abuso da parte dell’adulto, la cui carriera finisce prima col risentirne e poi con l’esserne distrutta: dieci anni più tardi l’ex fan imberbe tornerà a ricostruire a modo suo gli sgradevoli risvolti dello sgradevole caso. E’ noto che Dolan (“Tom à la ferme”, “E’ solo la fine del mondo”) sia un idolo controverso e un habitué dei grandi festival, ma il problema è che adesso, al cospetto di questo melò isterico e affettato –non a caso vittima di prolungate traversie di uscite, revisioni e riedizioni-, gli spettatori potrebbero infischiarsene degli elevati duelli filologici. I torbidi detriti esistenzialisti, scanditi da un assillante overdose musicale, della duplice autocoscienza gay esibiscono infatti solo i limiti di un insipiente narcisismo fatto passare per autoriale squisitezza.
LA MIA VITA CON JOHN F. DONOVAN
DRAMMATICO, CANADA/GRAN BRETAGNA 2018
Regia di Xavier Dolan. Con: Kit Harington, Jacob Tremblay, Natalie Portman, Susan Sarandon, Kathy Bates