Recensioni

Pubblicato il 26 Febbraio 2010 | da Valerio Caprara

0

Invictus

Invictus Valerio Caprara
Emozione
Qualità
Scrittura
Recitazione

Sommario: Cinema americano fedele ai propri ideali d'alto artigianato.

3.8


Un film classico, anzi superclassico. Nel senso del cinema americano fedele ai propri valori d’alto artigianato e per nulla intimidito dal manicheismo d’espressione: Clint Eastwood, alla trentesima prova da regista (chi l’avrebbe detto quando esordì nel 1971 snobbato da tutti), accorpa il film biografico con quello sportivo e rende un gran servizio all’amico Morgan Freeman. Il film, tratto dal libro-verità, risponde, infatti, al pressante desiderio dell’attore nero d’incarnarsi nel presidente del Sudafrica Nelson Mandela: un dato che sarebbe anche trascurabile se il film non dedicasse al carismatico protagonista una sorta di mausoleo per immagini, senz’altro meritato ma alquanto limitante sul piano della densità narrativa e stilistica.

Eastwood, certo, non è un cineasta incline alla banale agiografia perché in possesso di un “occhio” nitido, diretto, essenziale, come dimostrano le numerose sequenze esclusivamente dedicate alla naturale spettacolarità di quel rude e leale gioco di squadra che è il rugby; però, a conti fatti, il filo narrativo srotolato da Mandela onnisciente e onnipotente è un po’ troppo spesso per potere infondere una seconda vita artistica a uno show nobilissimo quanto autoreferenziale. Si concentra su un episodio chiave del primo anno del Sudafrica post-apartheid: la Coppa del Mondo di rugby ospitata nel 1995 proprio dal paese dove la sterminata popolazione nera era abituata a odiare la nazionale in quanto vanto ed espressione del razzismo afrikaaner al potere. Mandela vuole però sfruttare l’occasione per imprimere lo slancio definitivo al problema dell’integrazione e della riconciliazione nazionali; si oppone, così, allo scioglimento della squadra degli Springboks, tenta di farla diventare cara alle masse diseredate dei ghetti e instaura a questo proposito un rapporto di fiducia, motivazione e condivisione col biondo e prode capitano Pienaar interpretato dal camaleontico Matt Damon. Facile prevedere, anche per lo spettatore disinteressato allo sport, come la squadra sfavorita acquisterà sostanza da quest’autocoscienza “pilotata” dal Grande Padre sino ad afferrare la fortuna per i capelli… Ispiratosi ai versi di William E. Henley ripresi dal titolo, il venerabile Clint sa dove mettere le mani e, in un certo senso, la poesia nasce senza forzature, bensì in sintonia con la composizione dei momenti-clou. Sia pure preferendo un cinema più ricco di contrasti e sfumature, bisogna insomma riconoscere che questo film su commissione non tiene totalmente in scacco l’azione in nome della devozione.

INVICTUS – L’INVINCIBILE
REGIA: CLINT EASTWOOD
CON: MORGAN FREEMAN, MATT DILLON, MARGUERITE WHEATLEY, TONY KGROGE, MATT STERN
DRAMMATICO – USA 2009

Condividi su
Share

Tags: , , ,




Torna su ↑
  • Old Movies Project

    Old Movies Project
  • Film Commission

    Film Commission
  • Archivi

  • Facebook

  • Ultimi Video – Five – Fanpage

  • Ultimi Tweet

  • Link amici