Pubblicato il 30 Marzo 2024 | da Valerio Caprara
0Inshallah Boy
Sommario: Amman, oggi. Nawal, madre di una bimba, nuovamente incinta e rimasta improvvisamente vedova, deve affrontare un autentico calvario affinché siano rispettati i suoi elementari diritti ereditari. Infatti in Giordania, dove vige la Shari’a, se una donna perde il marito e non ha un figlio maschio, parte dell’eredità va ai suoceri o ai parenti stretti del defunto.
2.8
“Inshallah a boy”, opera prima di Amjad Al Rasheed e primo film giordano presente e premiato a Cannes si sarebbe potuto intitolare anche “Speriamo che sia maschio”. Si tratta, infatti, di un conciso ma efficace film-verità che punta a trasmettere un messaggio di emancipazione e di speranza rivolto alle lotte delle donne in Iran e nei paesi arabi sottoposti alla Shari’a, il complesso di regole di vita e di comportamento dettato da Allah per la condotta morale, religiosa e giuridica dei suoi fedeli. La trama si svolge nell’odierna Amman dove la giovane sposa Nawal, madre di una bimba, nuovamente incinta e rimasta improvvisamente vedova, deve affrontare un autentico calvario affinché siano rispettati i primari diritti ereditari: in Giordania, dove vige appunto la Shari’a, se una donna perde il marito e non ha un figlio maschio, parte dell’eredità va ai suoceri o ai parenti stretti del defunto. Su tale esile quanto inaudito tema il regista confeziona un vibrante thrilling sociale che costituisce principalmente un coraggioso atto d’accusa contro il sistema patriarcale ed è strano come la connessa denuncia dei regimi adepti del fondamentalismo islamico non goda di uguale fortuna nei paesi occidentali.
INSHALLAH A BOY
DRAMMATICO – GIORDANIA/FRANCIA/ARABIA SAUDITA 2023
Un film di Amjad Al Rasheed. Con Mouna Hawa, Haitham Omari, Yumna Marwan, Salwa Nakkara, Mohammad Al Jizawi, Eslam Al-Awadi