Recensioni

Pubblicato il 4 Febbraio 2019 | da Valerio Caprara

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Il primo re

Il primo re Valerio Caprara
soggetto e sceneggiatura
regia
interpretazioni
emozioni

Sommario:

4.5


“Tremate, questa è Roma!”. Succede raramente e nell’odierno cinema italiano quasi mai che all’audacia di un film corrisponda quella di coloro che l’hanno realizzato. “Il primo re”, in questo senso, è un titolo inedito perché affronta una prova ad altissimo coefficiente di rischio e la vince con uno sfoggio a tutto schermo di personalità stilistica, originalità culturale e vigoria spettacolare: ambientato in un passato primordiale di cui, peraltro, riusciamo a riconoscere la matrice antropologica e culturale, sceneggiato dal regista e coproduttore Rovere con Filippo Gravino e Francesca Manieri usufruendo della consulenza di latinisti, storici, filologi e archeologi ma anche sulla base di folgoranti reinvenzioni, recitato in un oscuro linguaggio proto-latino decifrato dai sottotitoli, esaltato dalla magistrale fotografia di Daniele Ciprì e scandito dalle martellanti musiche di Andrea Farri, interpretato da un cast di prim’ordine capeggiato dallo strepitoso Borghi, il film consente, in effetti, al suo autore di conferire dignità epica moderna a raffigurazioni barbariche e pressoché pre-umane. Avvincente fin dall’incipit, la ricostruzione di uno dei miti fondativi più complessi della civiltà indoeuropea –quello della città di Roma fatto risalire al 753 a. C. dall’intrico di storie e leggende mischiate alle narrazioni di Tito Livio e Plutarco- evoca non solo recenti serie tv come “Il trono di spade” e film come “300”, ma anche il filone storico-mitologico che fu uno dei vanti di Cinecittà dal kolossal del muto “Cabiria” alle saghe anni 50 degli Ercole e dei Maciste.

Su di un piano di costante eccellenza visionaria la lotta dei pastori reietti Romolo e Remo prima per la sopravvivenza e poi per il dominio sulle selvagge tribù insediate sulle sponde del basso Tevere non conosce un attimo di tregua sino all’acme conclusiva, quando al prezzo del sangue fraterno si fa strada il barlume di una comunità definita dalle norme sociali, politiche e religiose in parte preconizzate dalla vestale Satnei, cultrice della forza del fuoco e dei voleri imperscrutabili della Triplice Dea. Grazie al crudo realismo dei corpi nudi squassati dalle piogge, delle fughe tra boscaglie e paludi spettrali e delle battaglie inferocite dalle urla bestiali, la polvere scolastica lascia il posto, così, ai dubbi sul senso e l’incidenza del divino e del sacro negli eterni duelli dell’uomo col destino e nel ricorrente scontro fra le sue civiltà.

IL PRIMO RE

Storico/Avventuroso, Italia/Belgio 2019

Regia di Matteo Rovere. Con: Alessandro Borghi, Alessio Lapice, Fabrizio Rongione, Tania Garribba

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