Pubblicato il 16 Febbraio 2024 | da Valerio Caprara
0Green Border
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2.5
L’argomento di scottante attualità è lo stesso di “Io capitano”, ma c’è una differenza cospicua tra il film di Garrone e “Green Border”. Entrambi hanno vinto premi all’ultima Mostra di Venezia -premio speciale della giuria il primo, leone d’argento per la miglior regia il secondo- ma la visione magica ed empatica dell’italiano del dramma dei migranti non assomiglia affatto a quella duramente realistica, schierata e polemica (contro il proprio governo) della Holland. Il confine verde a cui si riferisce il titolo della veterana polacca è la foresta che divide i territori di Polonia e Bielorussia dove nell’autunno 2021 si riversano migliaia di fuggiaschi dal Medio Oriente e l’Africa: il dittatore alleato di Putin Lukashenko prima li attira con false promesse d’accoglienza e poi li scarica sulla vicina nazione allo scopo di fare pressione sull’Unione Europea e destabilizzare il fronte occidentale. Il governo polacco, per conto suo, ricaccia indietro brutalmente i profughi condannandoli a diventare le misere pedine di un cinico gioco politico che li strumentalizza: la famiglia siriana al centro della trama si ritrova, così, abbandonata nell’inospitale landa buia e melmosa della Podlaskie con la polizia e l’esercito che la costringe a un tragico rimpallo tra fili spinati, cani feroci e colpi di manganello. La settantacinquenne cineasta filma le vergognose sofferenze e angherie spesso inferte a bambini, donne e anziani e le esaspera con l’uso di una livida e gelida fotografia in bianco e nero, non lesinando gli appelli alla compassione del pubblico: dispiace però che l’esplicito radicalismo conforti l’assunto ma –specie quando entrano in scena le figure stridenti perché tutte d’un pezzo dei connazionali attivisti pro migranti o si allude semplicisticamente alla guerra della Russia contro l’Ucraina – l’induce a trascurare il supporto dello stile o meglio a ridurlo a mero strumento da pamphlet didascalico.
GREEN BORDER
DRAMMATICO – POLONIA, FRANCIA, REPUBBLICA CECA 2023
Un film di Agnieszka Holland. Con Jalal Altawil, Maja Ostaszewska, Behi Djanati Ataï, Tomasz Wlosok, Jaśmina Polak, Malwina Buss