Pubblicato il 25 Luglio 2020 | da Valerio Caprara
0Gli infedeli e MILF in streaming
Forse è a causa della stagione “calda” per eccellenza che sulle piattaforme streaming primeggiano i film ad alto tasso erotico. Se il favore del pubblico è ovviamente degno del massimo rispetto (non fosse altro che per tenere viva la fiammella dell’amore per il cinema ferito a morte dalla chiusura delle sale), non sembrano purtroppo all’altezza i nuovi titoli in catalogo approntati con un occhio alle tematiche e le fantasie piccanti e l’altro ai modelli della commedia di costume dell’età d’oro. Senza cedere ad anacronistici umori moralistici si può subito notare come quasi a tutti i tentativi manchi il taglio davvero irriverente o comunque il guizzo creativo che fa la differenza. Prendiamo, per esempio, “Gli infedeli” da qualche giorno disponibile su Netflix, il remake del campione d’incassi francese “Les infidèles” dopato in patria dalla popolarità dei protagonisti Jean Dujardin e Gilles Lellouche: la versione italiana diretta da Stefano Mordini, regista più a suo agio nel thriller e il noir, mette in campo a sua volta ottimi attori come Mastandrea, Scamarcio e più defilato nel prologo e l’epilogo Gallo, ma non vale l’originale in quanto a ribalderia e guitteria senza peraltro risultare più efficace e profondo sul piano della critica aggiornata dei costumi sessuali piccoloborghesi. Il catalogo delle situazioni farsesche –con pretesa di metafora in filigrana- non sarebbe disprezzabile: una moglie straconvinta d’essere stata tradita sottopone il marito a un interrogatorio poliziesco mentre stanno per partire per le vacanze; una coppia si dilania sull’infedeltà in un esasperato tourbillon di scene madri; un dongiovanni alquanto squallido cerca nel corso di una convention aziendale di dragare una femmina qualsiasi; un dimesso impiegato passa molte serate in un locale porno facendo credere alla moglie di non perdersi una partita della prediletta squadra di basket; una zelante mogliettina scopre le prove clamorose dei tradimenti del marito, ma quest’ultimo grazie a una tela di abili raggiri le fa credere d’essersi immaginata tutto…
Disperatamente a caccia di riferimenti, molti esegeti hanno tirato in ballo i titoli cult della commedia all’italiana nelle sue varianti sexy, ma dei “Mostri” e “Vedo nudo” di Risi o “I complessi” di Risi, Rossi e D’Amico in questo film c’è rimasto poco o niente: in particolare i vecchi maestri dei film a episodi non avrebbero mai pensato di cavarsela, come succede in questo caso, attribuendo per automatico opportunismo da sindrome #MeToo tutto il male e tutte le colpe a un gruppetto di maschi torvamente eterosessuali. Tanto è vero che le performance delle attrici sono valorizzate al massimo e mentre per la suddetta categoria da tirassegno al luna park il pedale è sempre spinto sulla manipolazione, il narcisismo e il grottesco, alla Cervi, la Axen, la Fois e la Chiatti sono riservate le performance più incisive e vitalistiche.
La stessa piattaforma dominante ha reso nel contempo disponibile, ottenendo subito un ottimo riscontro, un altro film francese peraltro uscito in patria un paio d’anni orsono: “MILF” (acronimo di “Mother I’d Like to F***”, ovvero “madre che mi piacerebbe s******) della disinvolta umorista, attrice, sceneggiatrice e regista Axelle Laffont che mette in scena con dovizia di bei paesaggi estivi e trionfo di gradevoli corpi maschili e femminili (quasi) a nudo la scorribanda di tre amiche d’infanzia quarantenni partite per il sud con l’idea di svuotare la casa in vendita di una di loro. Peccato, si fa per dire, che durante la permanenza si dedichino accanitamente alla conquista delle loro ancora competitive grazie baldi ragazzotti che potrebbero avere l’età dei loro figli. Sfortunatamente il raccontino che in linea teorica meriterebbe tutte le nostre simpatie è svolto ai minimi termini di stile, intelligenza e toni, andando a parare nelle vicinanze delle note commediacce goliardiche capeggiate dall’indimenticabile (!) saga “American Pie”. La trasgressione quando cede alla convenzione e alla pigrizia può, ahinoi, risultare meno eccitante di un film d’ascesi conventuale.
GLI INFEDELI
Commedia. Italia 2020
Regia di Stefano Mordini. Con Valerio Mastandrea, Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Valentina Cervi
MILF
Commedia. Francia 2018
Regia di Axelle Laffont. Con Marie-Josée Croze, Virginie Ledoyen, Axelle Laffont, Wael Seorsub