Pubblicato il 5 Novembre 2019 | da Valerio Caprara
0Il giorno più bello del mondo
Sommario:
1.8
Tutto si può dire o pensare di Alessandro Siani, tranne che non sia un uomo simpatico e intelligente e un artista in possesso di uno straordinario feeling popolare. Nel corso della perenne lotta per la vita ingaggiata dal cinema italiano, inoltre, i suoi film insieme a quelli di re Mida Zalone sono serviti a tutti (dai produttori ai registi, dagli esercenti ai critici) per non strapparsi i capelli e chiudere bottega: peccato che in “Il principe abusivo”, “Si accettano miracoli” o “Mister Felicità” ha dato secondo noi il peggio di sé, un rosario di battute all’acqua di rose intonato sulla falsariga di storielle da scuola elementare della comicità. Fortunatamente “Il giorno più bello del mondo” dimostra che, pur potendosene tranquillamente infischiare, il registattore ha pensato che poteva rischiare di più e doveva tentare di crescere sia sul piano dell’inventiva, sia su quello della confezione: senza abdicare al ruolo di mattatore assoluto, maestro del monologo rapsodico e della battuta affabile ed espurgata, procede stavolta sull’abbrivio di una sceneggiatura senza grandi falle, di atmosfere favolistiche impreziosite da passaggi da cartoon, di fotografia e montaggio di buon livello nonché di effetti speciali del tutto inusuali nei prodotti affini. Scegliendo, come del resto gli è sempre risultato congeniale, di privilegiare i bambini, ha ottimizzato persino la napoletanitudine del timbro sociologico e caratteriale, addolcendone le componenti un po’ ciniche e smaliziate e trasformandola in una sorta di esperanto alla portata di tutte le platee.
Nell’apologo dello scalcinato impresario triste perché impossibilitato a proseguire la missione del defunto papà ex numero uno dell’avanspettacolo (“noi dobbiamo costruire la gioia nei cuori delle persone”), illuso da una finta eredità dello zio d’America di turno e ritrovatosi tutore di due fratellini, di cui uno dotato del potere della telecinesi, non mancano, dunque, le gag spassose e i duetti a ruota libera con caratteristi del calibro di Esposito, Ferreri e Casillo o ottime new entry come la ragazzina Ciocca; ma persistono, purtroppo, il solito repertorio cabarettistico, le battute a perdere (una tizia starnutisce nel corso dei provini e lui subito le chiede “influencer?”) e qualche scivolata nel buonismo sdolcinato in anticipo sulle overdosi natalizie. Non ci metteremo a questo punto a posare da cinefili, snocciolando paragoni con i classici circensi o il Tim Burton disneyano (ai malevoli, invece, il film ha ricordato la serie dei Celentano anni Ottanta), però Siani se ha sentito l’esigenza di migliorarsi a tutto campo e se continuerà, come continuerà, ad accumulare soldoni al botteghino, potrà senz’altro permettersi di non smettere di fare passi avanti.
IL GIORNO PIU’ BELLO DEL MONDO
COMMEDIA FANTASY, ITALIA 2019
Regia di Alessandro Siani. Con: Alessandro Siani, Leigh Gill, Stefania Spampinato, Giovanni Esposito, Stefano Pesce, Sara Ciocca