Recensioni

Pubblicato il 21 Giugno 2021 | da Valerio Caprara

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Comedians

Comedians Valerio Caprara
soggetto e sceneggiatura
regia
interpretazioni
emozioni

Sommario: Sei attori di mezza tacca, nell’imminenza della serata in cui uno di loro potrebbe essere selezionato per un programma tv di successo, si preparano a esibirsi lacerati dal dubbio di dovere rispettare gli alti insegnamenti del maestro Barni oppure conformarsi ai gusti corrivi del talent scout Celli.

1.5


Per il suo nuovo film Salvatores ha già ricevuto encomi meritati. Un progetto rapido e fattibile per rompere il blocco della pandemia, un classico teatrale tanto congeniale da averne tratto a inizio di carriera una versione per il palcoscenico e una per lo schermo (“Kamikazen”), un cast misto di emergenti e sperimentati, la coraggiosa decisione di uscire in sala come segno di fiducia nel riavvicinamento del pubblico: peccato che il problema stia nel testo originario di Griffiths che degli anni ’70 in cui fu concepito conserva un bel po’ di polvere drammaturgica e concettuale. Si tratta, in pratica, della messinscena con concisione spaziotemporale di una disputa tra personaggi discordanti sull’essenza della comicità, i diversi modelli praticati da sempre e soprattutto oggi e addirittura su quale tipo di scelta sarebbe onesto e utile orientarsi. Inutile trascrivere il riassunto di una trama già di per sé esile, basta accennare a sei aspiranti attori che nell’imminenza della serata in cui uno di loro potrebbe essere selezionato per un programma tv di successo si preparano a esibirsi lacerati dal dubbio di dovere rispettare gli insegnamenti del maestro Barni (Balasso) oppure conformarsi ai gusti del talent scout Celli (De Sica). Salta subito agli occhi come risulti debole l’idea stessa di sottoporre la natura multiforme e imprevedibile del cabaret satirico a una sorta di forum animato, per di più con l’obiettivo di ricavarne una sorta di manuale d’istruzioni su quello che il comico può o deve essere. Con la postilla ancora più sconcertante della divisione manichea accuratamente sottolineata tra le prescrizioni “alte” del declinante ma nobile Barni e le ciniche e grossolane pratiche di Celli tese solo a blandire il pubblico bue. Succede così che certe indubbie qualità della mano del regista emergano solo nel contorno: la piovosa atmosfera milanese che incombe sul consesso di sfigati, l’opportuna ribalta concessa alla bravura di Ale e Franz, alcuni riusciti duetti al vetriolo tra l’intenso Balasso e l’eterno mattatore De Sica o la colonna sonora in cui spicca nell’incipit la roca malinconia di “Rain Dogs” di Tom Waits. Si ride pochissimo e così, fatalmente, si ritorna sempre allo snodo irrisolto della presunta necessità di mettere un argine alla presunta crudezza della satira attuale. Non c’è neppure bisogno di ricorrere agli esempi (Lenny Bruce, David Mamet, Sacha Baron Cohen) che renderebbero in ogni caso fuori registro il film nel tempo, in cui, al contrario i joker più aggressivi sono tenuti sotto scacco dalla sorveglianza del politicamente corretto e gli editti della cancel culture.

COMEDIANS

COMMEDIA – ITALIA 2021  

Regia di Gabriele Salvatores. Con Ale e Franz, Natalino Balasso, Christian De Sica, Walter Leonardi, Giulio Pranno, Vincenzo Zampa  

 

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