Casa in fiamme*** El Jockey*Invisibili**
Scritto da Eduard Sola, premiato con il Goya e il Gaudì (gli Oscar spagnoli e catalani) e diretto da Dani de la Orden, “Casa in fiamme” è una tragicommedia di buon livello che intreccia con i dovuti aggiornamenti il classico tema dei segreti, le frustrazioni e le bugie annidati nei focolari borghesi. Un circuito chiuso psicologico, insomma, che riutilizza con il supporto di ottimi attori i meccanismi del chiaroscuro e dell’ambivalenza, del sarcasmo e della malinconia cari a tantissimi maestri, da Bergman a Bunuel, Chabrol e Woody Allen. All’inizio, infatti, la sessantenne protagonista Montse (l’eccellente Vilarasau), divorziata da tempo, è molto felice di trascorrere con la sua famiglia allargata l’imminente week-end nella casa in vendita di Cadaqués in Costa Brava, perché fermamente convinta che niente e nessuno potrà rovinarlo a dispetto dei rapporti deteriorati che minacciano di provocare un bel po’ di situazioni sgradevoli o conflittuali. Ma il bello o meglio il brutto sta nel fatto che anche il normale tran tran quotidiano e gli eventi più insignificanti funzioneranno come micce di vecchi rancori e nuove, laceranti rivelazioni. Ponendo al centro della rimpatriata un pericoloso gioco di società (i protagonisti devono immaginare di trovarsi in una casa in fiamme ed essere costretti a scegliere chi li porti in salvo), il film evita le convenzioni del melodramma urlato alla Muccino e gioca bene le proprie carte sgualcendo con dolente grazia certe inveterate illusioni domestiche.
Si parte dal rapporto morboso tra un cavallo da corsa e il suo fantino: Remo (Pérez Biscayart) è un catatonico ex campione alla Dettori però beone e drogato, malsopportato dal malvivente impresario (Cacho) e spesso protetto dalla collega e fidanzata Abril (Corberò). Tutta la prima parte di “El Jockey” procede attraverso una serie di inquadrature-vignette contrappuntate da battute pronunciate in un modo così inespressivo da svuotarle di significato, con l’unica eccezione di Abril che conquista il cuore del film per il fatto di essere l’unica del cast ad averne uno. Con i suoi capelli arruffati, gli occhiali neri da gara, le labbra perennemente tirate e il naso incrostato di cocaina, Remo assomiglia ovviamente a una rock star in disarmo, ma nella commedia poliziesca dai toni surrealisti del regista argentino Luis Ortega il suo sogno di eclissarsi per evitare la definitiva catastrofe diventa l’ennesima allegoria dell’esperienza transgender. Dopo un tremendo incidente, infatti, riuscirà ad alzarsi dal suo letto d’ospedale e a trasformarsi in una vecchia signora col testone fasciato e il trucco sbavato, irretita per il buon peso nel più improbabile degli intrighi gangster. Bizzarrie strenuamente premeditate che potrebbero persino piacere, ma purtroppo ricordano che di Lynch ce n’è stato uno solo.
Si fa valere l’emergente Ambra Principato con l’opera seconda “Invisibili”, tenuta in un buon equilibrio tra il teen movie e il genere gotico a suo tempo esaltato in Italia dagli Argento e i Bava. Il milanese Tommy (Korovkin), la cui madre è finita in una clinica psichiatrica, subisce nel liceo di provincia in cui si è trasferito le angherie dei soliti bulli, ma nel contempo intreccia un trattenuto quanto intenso rapporto con l’inquieta e volitiva coetanea Elise (Ciocca, attrice di sicuro avvenire) che a poco a poco si sposterà dal piano dei disagi relazionali a quello del soprannaturale. Le atmosfere puntualmente contrassegnate dall’ipersensibilità di entrambi i protagonisti alle prese col tipico enigma adolescenziale del non vedere-essere visti non evitano al film qualche ristagno del ritmo e il troppo prevedibile colpo di scena finale, però la buona cura formale, le musiche dei Mokadelic e le ottime prove dei protagonisti aiutano a superare gli impasse e a illuminare gran parte dell’enigmatico senso della diversità giovanile, per una volta almeno in parte svincolato dalle verosimili, ma scontate accuse all’indifferenza degli adulti e le pastoie societarie.
CASA IN FIAMME
DRAMMATICO-COMMEDIA – SPAGNA 2025 ***
Un film di Dani de la Orden. Con: Emma Vilarasau, Enric Auquer, Maria Rodrìguez Soto, Alberto San Juan
EL JOCKEY
GROTTESCO-POLIZIESCO – ARGENTINA/SPAGNA/USA 2024 *
Un film di Luis Ortega. Con: Nahuel Pérez Biscayart, Úrsula Corberò, Daniel Gimenéz Cacho, Mariana Di Giròlamo
INVISIBILI
DRAMMATICO-FANTASY – ITALIA 2025 **
Un film di Ambra Principato. Con: Justin Alexander Korovkin, Sara Ciocca, Zoe Nochi, Gabriele Rizzoli



