Biancaneve
Anche volendo prescindere dagli sciagurati intenti di revisione woke del superclassico d’animazione Disney, l’odierno adattamento live action di “Biancaneve” assume i contorni del disastro perché incapace di trasmettere la minima emozione. Né divertente, né commovente, né pauroso, il film non funziona mai, suona falso e appare addirittura scadente nonostante il budget colossale con i suoi miseri quattro set (il castello, la casa dei nani, la foresta e la miniera) a stento ravvivati dalle sporadiche irruzioni di una gru o un drone. Se, in effetti, la possibile riuscita di un’impresa del genere, già di per sé assurda, risiede nell’eventuale talento del regista, si deduce facilmente che Marc Webb (lo yes man dei due “Spider-Man” interpretati da Andrew Garfield) ne è, ahinoi, sprovvisto. Addio alla bellezza, alla violenza, alla poesia selvaggia del capolavoro del 1937 e largo a un intrattenimento per famiglie scremato e sterilizzato, con la povera Biancaneve (importa poco che sia di origini latine e non abbia la tradizionale pelle candida) ridotta a maestrina che tratta i nani con i modi di una Mary Poppins. La musica è sgradevole (per ragioni di diritti delle canzoni originali qui restano solo Ehi-Ho!, Impara a fischiettar, La tirolese dei nani/Canzone sciocca, e Il mio amore un dì verrà, tutte con un nuovo e insipido arrangiamento), gli attori e le comparse sembrano disinteressati, gli effetti digitali scarsissimi ed è impossibile affezionarsi – un vero record- ai nani non solo cassati dal titolo, ma anche ridotti a una sorta di riempitivo narrativo nonché equipaggiati con orribili nasoni in 3D (Cucciolo non è più muto, ma affetto da mutismo selettivo!). Anche il finale solo in apparenza rivoluzionario della sostituzione del principe azzurro con un bifolco qualunque ribadisce la molesta confusione che impera in casa Disney così come nell’enclave liberal-progressista americano, com’è noto il migliore fattore involontario dell’avvento di Trump. Unica nota positiva, Gal Gadot incarna una regina tanto malvagia quanto squisita cosicché quando parla con lo specchio, manipola Biancaneve o si trasforma in malefica strega l’anima dello zio Walt torna per qualche momento ad aleggiare… Passaggi in cui sembra che l’attrice si stia davvero divertendo, peccato che sia l’unica sia sullo schermo, sia in sala…