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Pubblicato il 19 Ottobre 2023 | da Valerio Caprara

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Assassinio a Venezia

Assassinio a Venezia Valerio Caprara
soggetto e sceneggiatura
regia
interpretazioni
emozioni

Sommario: Poirit si è autoesiliato dal lavoro e dal mondo nella Venezia del dopoguerra. La vecchia amica Ariadne lo trascina in un palazzo a suo dire infestato dagli spiriti in cui una cantante lirica sta tentando di stabilire un contatto con la figlia adolescente morta suicida. Poirot accetta controvoglia di partecipare a una seduta spiritica in cui un gruppo di strambi personaggi collegati in qualche modo alla morte della ragazza potrebbero consentirgli di scoprire qualcosa sulle cause del decesso, ma...

2.5


Dopo lo tsunami estivo (“Barbie” + “Oppenheimer”) che ha riportato la gente nelle sale a livelli che non ricordavamo più da un pezzo, era ed è indispensabile mantenere la fiammella accesa, consolidare il legame del pubblico con la sala, non disperdere la voglia di partecipare agli spettacoli che solo il grande schermo può ancora regalare. Un po’ dobbiamo ringraziare il nostro –magico e non ideologico- “Io Capitano” se si è proceduto in questa direzione, un po’ possiamo compiacerci di “Assassinio a Venezia”, il terzo giallo diretto e interpretato da Kenneth Branagh dedicato al detective Poirot e ispirato a una delle trame di Agatha Christie meno note e saccheggiate. Libera interpretazione di “Poirot e la strage degli innocenti”, il film che può garantire come ai vecchi tempi un’ora e quaranta minuti di piacevole intrattenimento, non è abilmente congegnato rispetto a “Assassinio sull’Orient Express” e “Assassinio sul Nilo”, ma in compenso è stilisticamente curatissimo nello sfruttare il fascino notturno e inquietante di una Venezia del secondo dopoguerra attraversata da brividi esoterici e sovrannaturali (facendo le debite proporzioni, la memoria può rivolgersi senza destare scandalo a “Anima persa” di Risi se non addirittura a “Eyes Wide Shut” di Kubrick).

Dove l’ineffabile detective (Branagh) si è autoesiliato dal lavoro e dal mondo, respingendo tutte le richieste di risolvere nuovi e più o meno importanti casi di cronaca nera. Fino a quando la vecchia amica giallista Ariadne (Frey) lo trascina nel palazzo a suo dire infestato dagli spiriti in cui la cantante lirica Rowena (Reilly) sta impazzendo nel tentare di stabilire un contatto con la figlia adolescente morta suicida. Poirot accetta, così, a dispetto della propria granitica fede nella logica e il raziocinio di partecipare a una seduta spiritica in cui un gruppo di strambi personaggi collegati in qualche modo alla morte della ragazza dovrebbero consentirgli di scoprire qualcosa sulle cause del decesso. Il baffuto deus ex machina vorrebbe limitarsi a smascherare la sedicente sensitiva che sta sfruttando la disperazione della madre, ma un nuovo evento tragico nel corso della notte buia e tempestosa renderà sospettabile l’intera combriccola… Giallo da camera, si definivano una volta i film il cui enigma si sviluppa in un ambiente claustrofobico, ma in questo caso la novità è rappresentata dal contesto fosco e tenebroso e le numerose sequenze distorte e dilatate che servono a immergere il tetragono detective nella confusione e lo smarrimento. Da vedere, non tanto per l’arditezza delle soluzioni e/o rivelazioni del plot, quanto per la perfetta resa delle atmosfere neo-gotiche.

 

 

ASSASSINIO A VENEZIA

GIALLO/THRILLER – USA 2023 

Un film di Kenneth Branagh. Con Kenneth Branagh, Tina Fey, Kelly Reilly, Michelle Yeoh, Jamie Dornan

 

 

 

 

 

 

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