CINEMARCORD: “Clerks – Commessi”
Una brillante produzione indipendente e politicamente scorretta
A cura di Giuseppe Cozzolino & Andrea Coco
Un telefono suona in un disastrato appartamento di Leonardo, un paesino del New Jersey. Al quarto squillo risponde il proprietario dell’abitazione, Dante Hicks (Brian O’Halloran), che lavora come impiegato presso il “Quick Stop Groceries”. Nonostante sia il suo giorno di riposo e abbia in progetto una partita ad hockey su prato, gli viene chiesto di coprire il turno di lavoro di un altro dipendente.
Quando arriva sul posto di lavoro, Dante si accorge che non può alzare le serrande del negozio perché i lucchetti sono stati riempiti con la gomma da masticare. Può soltanto aprire la porta del locale e attaccare sulla serranda un foglio su quale ha scritto con lucido da scarpe la frase: “Ti assicuro: siamo aperti!”. Poco dopo giunge il suo migliore amico, Randal Graves (Jeff Anderson), che in teoria lavorerebbe nel vicino negozio di videonoleggio, ma in realtà trascura in modo più che palese l’attività per tenergli compagnia.
I due passano il tempo discutendo in modo filosofico su un’ampia varietà di argomenti, tra cui il sesso, i film e le relazioni con i clienti, alcuni dei quali si rivelano essere particolarmente difficili. Tra i due, Dante è il più tormentato: ripete continuamente che non dovrebbe essere al lavoro ed è sentimentalmente diviso tra la sua attuale fidanzata Veronica Loughran (Marilyn Ghigliotti) e la sua ex fidanzata Caitlin Bree (Lisa Spoonhauer), con la quale si mantiene in contatto di nascosto.
Veronica è affettuosa, preoccupata per la sorte del partner che vede buttare la sua esistenza in un lavoro insulso, e vorrebbe che riprendesse a studiare. Eppure, Dante è preso dalla bella, ricca e disinibita Caitlin che sembrerebbe propensa a rimettersi insieme a lui, ma a risolvere l’angoscioso dilemma ci penserà proprio l’amico Randal…
Brillante produzione indipendente e politicamente scorretta, realizzata con un modestissimo budget, Clerks è girato prevalentemente di notte e durante l’orario di chiusura del negozio di alimentari dove Kevin Smith, regista, sceneggiatore e attore, lavorava in quel periodo.
Per essere l’opera di esordio di Smith è senza dubbio un gioiellino, non solo per la capacità del regista di realizzare il tutto con un budget modestissimo – si parla di poco più di ventisettemila dollari -, ma per aver adottato alcune scelte tecniche interessanti come aver utilizzato una pellicola a bianco e nero, e quasi interamente all’interno del negozio, creando un ambiente claustrofobico, simile a una vasca di pesci rossi dove nuota un microcosmo totalmente assurdo.
La varia dis-umanità che frequenta il locale, le situazioni surreali, il linguaggio scurrile dei protagonisti e dei clienti, gli argomenti affrontati, per non raccontare (no, non è possibile, nda) quello che fanno, tutto viene messo in scena senza alcuna remora, senza alcun pudore, divertendo e al tempo stesso stupendo lo spettatore. Perché nella vasca dei pesci rossi sono rappresentati i nostri pensieri più indecenti, assurdi, onirici che faticheremmo a manifestare, perché repressi e compressi dalle regole una società sempre più omologata e politicamente corretta.
Commessi non è solo un’opera folla e divertente, ma anche l’occasione di qualche seria riflessione: nella vita, se si vuole davvero essere migliori, non bisogna consumare la propria esistenza lamentandosi della propria situazione o si resterà per sempre commessi di un qualche Quick Stop Groceries. Detenuti senza alcuna speranza di ottenere la grazia o uno sconto di pena.
COMMESSI
Titolo in lingua originale: Clerks
Regia: Kevin Smith
Sceneggiatura: Kevin Smith
Fotografia: David Klein
Genere: commedia, USA, 1994 (88min.)
Con: Brian O’Halloran, Jeff Anderson, Marilyn Ghigliotti, Lisa Spoonhauer,
DVD e Blu-ray distribuiti in Italia da Koch Media
