Pubblicato il 22 Dicembre 2020 | da Giuseppe Cozzolino
0CINEMARCORD: “Invito a Cena con Delitto” (1976)
Una brillante opera cinematografica che mette alla berlina tutti i luoghi comuni del romanzo giallo
(A cura di Giuseppe Cozzolino & Andrea Coco)
Un castello gotico con un arredamento più che inquietante, una pioggia incessante, ma solo su un lato dell’edificio, un ponte che minaccia dicedere sotto il peso delle automobili, ma non cede, un maggiordomo cieco che accogliegliospiti, appena scampati alla caduta di un gargoyle. Gli ingredienti ci sono tutti manca solo il titolo del film: “Invito a cena con delitto” ovvero la più riuscita parodia del romanzo e del film giallo mai realizzata.
Ma procediamo per gradi, cominciamo dal proprietario del lugubre maniero, Lionel Twain, alias Truman Capote, un milionario azzimato e dal look stravagante, che ha invitato nel suo castelloper un fine settimana i cinque migliori investigatori, criminologi e scrittori di romanzi gialli di tutto il mondo. Il suo gesto però è tutt’altro che disinteressato: in realtà vuole sfidarli a risolvere un omicidio insolubile. In palio ci sono un milione di dollari e i diritti cinematografici della storia a chi riuscirà a scoprire l’assassino.
A questo punto facciamo la conoscenza dei cinque detective e rispettivi consorti, che dovranno, loro malgrado (Twain li ha chiusi dentro la sua villa), risolvere il caso:
Sidney Wang (Peter Sellers), investigatore cinese a suo dire molto perspicace, che parla in un modo più che sgrammatico, infarcendoi suoi discorsi di autorevoli proverbi sinici. Parodia più che irrispettosa di Charlie Chan e di tutti i luoghi comuni sui cinesi, è accompagnato dal figlio adottivoWillie Wang (Richard Narita), vittima preferita del suo comportamento cinico ed opportunista.
Dick Charleston (David Niven) e la moglie Dora Charleston (Maggie Smith), ispirati a Nick e Nora Charles, personaggi che furono i protagonisti di diverse pellicole cinematografiche degli anni ’30 e ’40. Affascinanti quanto eleganti rappresentano alla perfezione il detto vizi privati e pubbliche virtù.
Milo Perrier (James Coco) fa il verso al celebre Hercule Poirot, esagerandone, però, l’aspetto narcisista, la passione per il buon cibo e una certa effemminatezza. Al suo servizio, forse in tutti i sensi, l’atletico autista Marcel Cassette (James Cromwell).
Più complessa la figura di Sam Diamante (Peter Falk) perché è ispirata sia al duro Sam Spade, protagonista del romanzo poliziesco di Dashiell Hammett “Il falcone maltese”, sia al tenente Colombo, interpretato dallo stesso Peter Falk. Il risultato è personaggio dai modi rudi e dal look trasandato che maltratta la sua segretaria, Tess Skeffington (Eileen Brennan), disperatamente innamorata di lui.
Piena di energia e dai modi spicci è Jessica Marbles (Elsa Lanchester), che riecheggia Miss Marple e fa il suo ingresso inscena spingendo la carrozzella della sua anziana infermiera,Miss Withers (Estelle Winwood), decrepita e svampita sì ma solo quando fa comodo a lei.
Completano una così ben assortita comitiva il maggiordomo cieco dai modi flemmatici, Jamesignora Bensignore (Alec Guinness), dotato di un vero humor britannico e la cuoca sordomuta, Yatta (Nancy Walker), la quale, come non bastasse, disgraziasu disgrazia, non sa leggere l’inglese. Date le premesse il pasto non sarà un aspetto memorabile dell’intera storia.
Non potendo raccontare la trama di un film giallo, svelare i particolari è un vero crimine, si può in compenso spiegare i motivi che possono spingere a vedere questo film, ormai un classico della filmografia americana.
Innanzitutto, gli attori, tutti o quasi stelle del cinema, che hanno fornito una recitazione di ottimo livello. Da segnalare la partecipazione straordinaria dello scrittore Truman Capote, presente per l’ultima (e per alcuni unica) volta sul grande schermo, in una parte che gli calza alla perfezione.
A seguire una sceneggiatura ben scritta, con battute folgoranti e situazioni surreali, una brillante parodia del genere giallo, con molti rimandi ad altre opere e gustosi dettagli minori da amanti del cinema. Solo a titolo di esempio la scatola che porta sopra il logo della ACME. Una scenografia così ricca di dettagli da consigliare una seconda visione del film per coglierne il maggior numero possibile, un’accurata regia e montaggio fondamentali per la comprensione di una storia molto complessa e, soprattutto,di un finale che è quanto di più incredibilesi possa vedere. E, detto questo, non resta che augurare Buone Feste, invitando tutti a fare attenzione al cenone di Natale, il quale, secondo tradizione, ha termine proprio a mezzanotte.
INVITO A CENA CON DELITTO
Titolo originale: Murder by Death
Regia: Robert Moore
Fotografia: David M. Walsh
Musiche: Dave Grusin
Casa di produzione: Ray Stark per Columbia Pictures
Commedia, Giallo, USA, 1976 (94 min.)
Con: Truman Capote, Peter Sellers, Richard Narita, David Niven, Maggie Smith,James Coco, James Cromwell, Peter Falk, Eileen Brennan, Elsa Lanchester, Estelle Winwood, Alec Guinness, Nancy Walker.