Pubblicato il 16 Ottobre 2020 | da Valerio Caprara
0Paradise/Lasciami andare
Benvenuti in ogni caso a “Paradise” e “Lasciami andare” due film italiani con discreta d’ambizione e molto coraggio, visto che affrontano l’uscita sul mercato più ardua di sempre. Inutile nascondere, infatti, che la situazione è drammatica perché attualmente le sale aperte possono contare quasi solo su questo tipo di gracili prodotti autarchici e non si vede come i Fort Apache dell’esercizio possano reggere nei prossimi mesi (Natale compreso) senza i blockbuster. Il fatto che titoli attesi per il sicuro impatto commerciale come “007 No Time To Die”, “Dune”, il remake spielberghiano di “West Side Story” o “Black Widow” siano stati rimandati al 2021 o addirittura al 2022 dovrebbe fare inorridire a questo punto persino coloro che considerano gli schermi dei multiplex come luoghi di perdizione cinematografica.
“Paradise”, che prova a spiegarsi con lo spettatore aggiungendo il sottotitolo “Una nuova vita”, è una commedia grottesca che finisce paradossalmente col funzionare meglio quando la sua improbabile trama diventa via via più cupa e implosiva fino a sfociare in un finale di tono assai diverso. All’inizio, infatti, sembra che il triestino Davide Del Degan, supportato dalla sceneggiatura di Andrea Magnani, abbia scelto come protagonista unico il venditore di granite Alfio che dopo avere testimoniato su un delitto mafioso avvenuto nella sua Sicilia è stato trasferito nella fredda Sauris friulana. Cambiato il nome in Calogero e collocato in uno squallido residence, il personaggio semi freak interpretato dall’attore Vincenzo Nemolato si strugge di nostalgia per la moglie e la figlia, ma gli capita di peggio quando per un errore dei programmi di protezione si ritroverà come coinquilino proprio il macho assassino che si chiama davvero Calogero e nel frattempo è diventato collaboratore di giustizia. Il duetto tra gli antitetici confinati produce qualche situazione comica, qualche battuta stralunata e qualche punzecchiatura identitaria (“Che maschio sei?”), ma l’impressione finale è quella di un film intelligente e originale penalizzato dallo sghembo equilibrio drammaturgico tra il metaforico e il realistico.
Il merito maggiore di “Lasciami andare” sta, al contrario, proprio nella scelta controcorrente di rivolgersi a un genere di puro intrattenimento collaudato in Italia in tempi di ben altra ricchezza d’offerta. Dal romanzo Sei tornato di Coake (Guanda editore) Stefano Mordini e gli sceneggiatori Marciano e Infascelli hanno tratto, infatti, l’angoscioso/tortuoso sviluppo di un film in cui le venature metafisiche prendono decisamente il sopravvento su quelle thrilling: a Venezia l’ingegnere Marco (Accorsi) aspetta un bambino da Anita (Rossi), ma la fantasmatica presenza del figlioletto avuto con la ex consorte Clara (Sansa) deceduto anni prima in un atroce incidente si manifesta tra le mura della loro antica e fascinosa dimora sul Canal Grande poi rilevata da una ricca dark lady americana (Golino). La confezione tecnica è di ottima qualità, tanto da rendere la visione senz’altro piacevole, ma una sfida così temeraria alla logica e la credibilità narrative per potere colpire nel segno avrebbe avuto l’assoluta necessità di recitazioni e messinscena di alto livello. Su questo versante, invece, “Lasciami andare” ha la sfortuna d’incappare in uno di quei casi in cui Accorsi sfigura dal primo all’ultimo fotogramma e dalla prima all’ultima battuta, mentre il resto del pure titolato cast sembra adeguarsi in un seguito assortito di enfasi, pose forzate e stereotipi; mentre, purtroppo, il sempiterno jolly della città più mystery del globo non viene mai calato su un piatto che, solo per dirne un paio, vanta cult movies come “A Venezia… un dicembre rosso shocking” o “Anima persa”.
PARADISE – UNA NUOVA VITA
COMMEDIA DRAMMATICA – ITALIA/SLOVENIA 2019 **
Regia di Davide Del Degan. Con Vincenzo Nemolato, Giovanni Calcagno, Kateria Cas, Selene Caramazza, Andrea Pennacchi
LASCIAMI ANDARE
THRILLER SOPRANNATURALE – ITALIA 2020 **
Regia di Stefano Mordini. Con Stefano Accorsi, Valeria Golino, Serena Rossi, Maya Sansa, Antonia Truppo, Lino Musella