Pubblicato il 21 Aprile 2019 | da Valerio Caprara
0Cyrano mon amour
Sommario: Parigi della Belle Epoque. La travagliata genesi del capolavoro teatrale “Cyrano de Bergerac” raccontata dal punto di vista dell’autore, il glorioso poeta e drammaturgo marsigliese Edmond Rostand.
3.5
Se ancora esiste un cinema di puro intrattenimento, di rapido consumo ma rifinito come dio comanda sotto tutti gli aspetti, “Cyrano mon amour” ne certifica l’esempio. Il trentaquattrenne franco-britannico Michalik è riuscito, in effetti, ad adattare e dirigere per lo schermo la propria pièce “Edmond” che al Théâtre du Palais-Royal aveva tenuto la scena per anni collezionando 700mila spettatori e cinque premi Molière: ispirato al fortunato “Shakespeare in love”, il film riscrive o meglio reinventa con brio degno della classica pochade la travagliata genesi del capolavoro teatrale “Cyrano de Bergerac” dal punto di vista dell’autore, il glorioso poeta e drammaturgo marsigliese Rostand. La Parigi della Belle Epoque rivive, così, in una cornice scenografica credibile e un accattivante girotondo di personaggi eccentrici, quiproquo a catena, tormenti creativi e dialoghi e battute scoppiettanti.
CYRANO MON AMOUR
COMMEDIA, FRANCIA 2018
Regia di Alexis Michalik. Con: Thomas Solivérès, Olivier Gourmet, Mathilde Seigner, Lucie Boujenah