Il cliente
Sommario: Una coppia di coniugi attori entrano in crisi nella contraddittoria Teheran contemporanea a causa dei postumi di uno strano e inquietante incidente.
1.5
Giustamente ammirato per Una separazione e Il passato, l’iraniano Farhadi si conferma con Il cliente un cineasta tutto sommato degno della vetrina internazionale anche senza il supporto della critica terzomondista per principio. Essendo soprattutto un ottimo sceneggiatore, anche stavolta coinvolge lo spettatore in un blando quanto raffinato intrigo giallo, riuscendo, in particolare, a posizionarne i personaggi in un labirinto di comportamenti e sentimenti che per una volta non sembra esagerato definire antonioniano.
A suo agio in una Teheran neppure troppo segretamente attraversata da violenti fremiti di modernizzazione, Farhadi introduce nel ménage di una giovane coppia d’attori il germe del sospetto morale e il virus dell’umiliazione sociale: basta, infatti, lo sgradevole incidente iniziale provocato da un improvvido trasloco per innescare una crisi parallela a quella vissuta sulla scena dove entrambi recitano Morte di un commesso viaggiatore. L’affiorare di una serie d’impasse psicologici in una quotidianità facilmente (patologicamente) incrinabile deve ai disinvolti interpreti la chance di farsi metafora non troppo impettita o declamatoria e, anzi, piuttosto monotona della condizione umana in bilico nel tormentato paese degli ayatollah.
IL CLIENTE
Regia: Asghar Farhadi
Con: Shahab Hosseini, Taraneh Alidoosti, Babak Karimi
Drammatico – Iran-Francia 2016
