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Pubblicato il 2 Febbraio 2020 | da Giuseppe Cozzolino

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Speciale Home Video: C’ERA UNA VOLTA A… HOLLYWOOD

C’era una volta a… Hollywood

(a cura di Andrea Coco)

Un film corale che rappresenta un momento epocale della storia del cinema americano: quello che coincide con il passaggio dalla Hollywood classica a quella contemporanea.

8 febbraio 1969: il mondo del cinema hollywoodiano e la società americana sono in piena trasformazione: il pubblico vuole nuovi generi cinematografici e nuovi volti. Per Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), attore protagonista della serie televisiva western “Bounty Law”, molto popolare negli anni Cinquanta, e per la sua inseparabile controfigura, Cliff Booth (Brad Pitt), la situazione si è fatta critica. Il western non tira più come una volta e la loro carriera non è decollata: devono accettare parti secondarie, di solito quelle del cattivo, un ruolo destinato a finire male. E c’è il rischio che la loro carriera possa finire peggio, su un binario morto.
L’alternativa, suggeritagli dall’agente di casting, Marvin Schwartzs (Al Pacino), è trasferirsi in Italia, strada già intrapresa da altri attori in declino, dove Sergio Leone e Sergio Corbucci girano spaghetti western e cogliere l’occasione per prendere parte a quei B-Movies, sempre destinati al pubblico americano, ma che vengono realizzati nel Belpaese (a titolo d’esempio in quegli anni Antonio Margheriti realizzò, per conto della Metro Goldwyn Mayer ,quattro film di fantascienza: la tetralogia Gamma Uno, di cui la prima opera “I criminali della galassia” è stata già recensita su questo sito).
Dalton sembra disposto ad accettare, a malincuore, una simile proposta,se non fosse che l’arrivo dei nuovi vicini Roman Polanski (Rafał Zawierucha) e la moglie Sharon Tate (Margot Robbie) rimette tutto in discussione. Polanski è un regista importante e avvicinarlo potrebbe rappresentare un’opportunità per le sue fortune.
Nella villa occupata dalla coppia giunge, inaspettato, Charles Manson (Damon Herriman), alla ricerca del precedente occupante, un musicista e produttore discografico, al quale lui voleva sottoporre dei brani musicali. Manson viene allontanato, ma il quel frangente non può non notare la bellissima Sharon.
Mentre Rick Dalton sta prendendo parte all’episodio pilota della serie western, “Lancer”, Cliff Booth da un passaggio alla giovane e provocante autostoppista, Pussycat (Margaret Qualley), che vive in una comune guidata da Manson, nello Span Ranch, a suo tempo un set cinematografico.
Cliff si ricorda di aver girato dei film in quel posto e che l’attuale proprietario, George Spahn (Bruce Dern) è una vecchia gloria del cinema western. Decide quindi di accompagnarla per fare visita al suo vecchio amico, idea che incontra l’ostilità di tutta la comunità hippie ma che tuttavia si svolge e al termine della quale Booth decide di non fare più ritorno in quella sinistra località.
Nel frattempo Rick Dalton, preso atto di non essere più in grado di recitare in modo professionale, accetta la proposta di Marvin Schwartzs e, assieme alla sua inseparabile controfigura, decide di volare a Roma per girare tre spaghetti western e un film di spionaggio.

“C’era una volta a… Hollywood” è un film corale sulla storia del cinema americano: quello che coincide con il passaggio dalla Hollywood classica a quella contemporanea. Il 9 ottobre 1969 è infatti la data dell’uscita di “Easy Rider”. Una ricostruzione di un periodo unico, fatto rivivere con una cura nei dettagli quasi maniacale, che può essere apprezzata dagli amanti della storia del cinema e del cinema di Quentin Tarantino.  Cura che nella prima parte della storia, fino allo Span Ranch, può risultare eccessiva, ai danni della trama diluita in una narrazione a tutto campo.
Ma non potrebbe essere altrimenti, perché nel lungometraggio vengono inseriti tutti gli attori, produttori, registi più famosi del periodo, impersonati estremamente bene dalle star coinvolte. Come Sharon Tate (Margot Robbie) e Charles Manson (Damon Herriman), che, a titolo informativo, aveva davvero scritto una canzone per i Beach Boys.
Anche le location utilizzate sono quelle dell’epoca come il Cinerama Dome, Regency Bruin Theatre, Frank Grill, El Coyote Mexican Cafe, o sono state scrupolosamente ricostruite come il Vine Theatre e lo Spahn Ranch.
Ma la fedeltà storica va oltre i personaggi e luoghi, quando il film cita lungometraggi e serie tv realmente prodotte, come “Il calabrone verde” oppure limitandosi ad inserire al loro interno DiCaprio nell’episodio pilota di “Lancer”, per arrivare, addirittura, ad anticipare con “Bounty Law”, la prima serie tv di Tarantino dedicata al genere western.
Per non parlare delle famigerate sigarette Red Apple – presenti anche nel film “PulpFiction” – e degli spot pubblicitari, presenti tra gli allegati del DVD, creati apposta dal vulcanico Tarantino per superare il problema del product placement nei film.
“C’era una a volta a…Hollywood” non è un film, invece, sulla storia dell’efferato massacro a Cielo Drive, compiuto dai seguaci di Manson, avvenuto fra l’8 ed il 9 agosto del 1969. Non solo perché non era nelle intenzioni del regista, ma soprattutto perché la storia verrà genialmente riscritta, con gli assassini che se la prenderanno invece con Dalton e Booth, appena tornati dall’Italia. Non vi riveliamo come andrà a finire.

C’ERA UNA VOLTA A…HOLLYWOOD
Titolo originale: Once Upon a Time… in Hollywood
Regia: Quentin Tarantino
Con: Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Al Pacino, Rafał Zawierucha, Margot Robbie, Damon
Herriman, Margaret Qualley, Bruce Dern
Commedia, drammatico, USA, Gran Bretagna, 2019
Distribuzione DVD in Italia: Universal Pictures Home Entertainment Italia

Durata: 161 minuti

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