Recensioni

Pubblicato il 14 Febbraio 2017 | da Valerio Caprara

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Smetto quando voglio – Masterclass

Smetto quando voglio – Masterclass Valerio Caprara
soggetto e sceneggiatura
regia
interpretazioni
relax

Sommario: La banda dei ricercatori nuovamente in azione. Panico e delirio a Roma.

2.8


Il pericolo più grande per il giovane incursore salernitano Sydney Sibilia era senz’altro quello d’essere assalito dagli ammiratori in cerca quantomeno di una conferma. Avendo avuto il coraggio -insieme al team produttivo Procacci-Rovere che ha creduto in lui oltre che nell’exploit al botteghino del primo capitolo “Smetto quando voglio”- di progettare una trilogia un po’ sull’esempio di certe superfortunate franchise hollywoodiane, l’attenzione sulla qualità del secondo non poteva, del resto, che metterlo in apprensione. Per fortuna, però, il sequel “Smetto quando voglio – Masterclass” ribadisce la qualità migliore dell’operazione e cioé la freschezza dell’impatto presso un pubblico giovane, anticonformista e poco interessato ai duelli della critica con la storia recente del cinema italiano o magari con i propri umori e le proprie preferenze. Non vogliamo tuttavia sottrarci all’inevitabile confronto, anticipando l’impressione che quello che si perde nella sorpresa della trama e del suo spunto, lo si guadagna sul piano dell’efficacia coinvolgente delle interpretazioni e su quello dell’azione vera e propria: in estrema sintesi si può dire che se la parte “comedy” non risulta trascinante come nel prototipo, quella “action” suscita soprattutto in sottofinale e finale applausi a scena aperta. C’è poco da fare, ritmo e battute sono nel dna di uno sguardo disincantato e malizioso come quello del regista e dei suoi affiliati sceneggiatori Di Capua e Manieri e non si potrebbero immaginare personaggi più radicati nello spaesamento dell’Italia d’oggi dei membri della grottesca banda dei ricercatori universitari.

Persone comuni e comunemente sciroccate lanciate allo sbaraglio in un contesto tanto riconoscibile e sociologicamente credibile da trasformarsi -come solo il cinema sa fare- in un altro, parallelo ma decisamente straordinario e avventuroso. Anche grazie alla scelta di locations romane note ma non usurate, di una colonna sonora che non accompagna le sequenze ma, piuttosto, le aggredisce e di una fotografia che rende ogni singola atmosfera svariante e dominante, gli equivoci, i paradossi e le acmi del kitsch riescono a trasportarti lontano mentre sei convinto di stare guardando quello che succede dalla finestra del tinello. Il perno su cui il film costruisce questo fenomeno di sdoppiamento -come se toccasse a tutti gli spettatori imbottirsi delle “smart drugs” che costituiscono il pezzo forte del pasticcio in cui si cacciano i nostri intellettuali dal cervello debole- è ovviamente sostenuto con forza dagli interpreti: dal gassmaniano/risiano Edoardo Leo a quello scatenato Ollio sballatone incarnatosi in Stefano Fresi, dai normalissimi anormali Paolo Calabresi e Libero De Rienzo al re dello scartiloffio Giampaolo Morelli, tutti sembrano presi non dal cosiddetto sacro fuoco del mestiere, bensì da un senso di complicità totale che rasenta la consorteria. Né l’accumulo di gadget futuristici che evidentemente serve a preparare un terzo capito più fantasy di quello frequentato dai supereroi trasmigrati sullo schermo dal fumetto disturba la marcia verso l’assurdo culminante in un corpo a corpo su un treno in corsa tra Leo e Lo Cascio entrambi (in)degni del Borgnine di “L’imperatore del Nord”. Ovviamente il pubblico potrà reagire in qualsiasi modo all’affabile provocazione disimpegnata-acida-psichedelica di Sibilia, però su una cosa ci sembra di poter essere sicuri: a tipi un po’ bizzarri e fuori dal coro come lui o come il Mainetti di “Jeeg Robot” è affidata una delle poche chance di sopravvivenza di un rapporto vitale con le frazioni meno anestetizzate delle nuove generazioni di spettatori.

SMETTO QUANDO VOGLIO

Regia: Sidney Sibilia

Con: Edoardo Leo, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti, Marco Bonini, Valeria Solarino, Giampaolo Morelli, Luigi Lo Cascio, Greta Scarano, Rosario Lisma

Commedia. Italia 2017

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