Pubblicato il 26 Gennaio 2017 | da Valerio Caprara
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Sommario: Tre studentesse sono rapite e segregate da un maniaco ossessivo-compulsivo che s'incarna alternativamente nelle fattezze e le personalità di 23 personaggi diversi.
2.3
Se non fosse firmato da Shyamalan, il regista di Il sesto senso che in seguito si è espresso tra luci e ombre a dispetto dell’indiscutibile talento, Split rischierebbe d’essere percepito come un thriller qualsiasi. Basterebbe, peraltro, il flash in extremis (non lasciate la sala prima dei titoli di coda) a dimostrare che si tratta di un prodotto insolito, in grado di destabilizzare gli spettatori già tramortiti da un traliccio narrativo inquietante e soprattutto dalla performance del protagonista McAvoy. Tre studentesse sequestrate in un sotterraneo devono, infatti, confrontarsi con l’attore scozzese incarnato nel diabolico personaggio di un maniaco ossessivo che soggiace ai discordanti voleri di 23 (forse 24) personalità diverse: il risultato è un percorso di grana grossa ma terribilmente angoscioso, sia quando tende la canonica tensione, sia quando atterrisce con docce di pura adrenalina, sia quando sceglie inopinatamente di allestire duelli mentali modello Psyco. Le forzature non mancano, ma l’aliquota di perversione che circola sullo schermo risponde benissimo ai requisiti del genere
SPLIT
Regia: M. Night Shyamalan
Con: James McAvoy, Anya Taylor-Joy, Betty Bickley
Thriller/Horror – Usa 2016