Recensioni

Pubblicato il 30 Dicembre 2015 | da Valerio Caprara

0

Star Wars VII – Il Risveglio della Forza

Star Wars VII – Il Risveglio della Forza Valerio Caprara
Emozione
Qualità
Scrittura
Recitazione

Sommario: Un film che restituisce alla Saga il suo taglio originale da western spaziale, ma che non esalta.

3


La bella addormentata s’è svegliata, ma è rimasta sdraiata sul letto del mito. Era più che logico, smisurate operazioni promozionali a parte, essere in fibrillazione per l’esordio della terza trilogia programmata dai nuovi padroni Disney dopo l’acquisizione dei diritti da George Lucas da anni in riserva inventiva, stilistica e produttiva. Certo “Star Wars – Il risveglio della Forza”, settimo capitolo della saga iniziata nel 1977 e dominatrice dell’immaginario di almeno due generazioni intercontinentali, ha almeno il merito di cancellare i pessimi prequel “La minaccia fantasma”, “L’attacco dei cloni” e “La vendetta dei Sith” che tra il 1999 e il 2005 avevano gettato con riprovevole pigrizia la favola tecnologica nelle fauci della computergrafica o CGI che rende sterile, uniforme e gelida la resa della pellicola e “marvelizzate” (in riferimento alla storica casa editrice di fumetti, poi traslocata anche nel settore cinematografico) le atmosfere romanzesche. I meriti del regista ingaggiato come una sorta di riacchiappa-mito, l’atteso J. J. Abrams già artefice di grandi serie (“Alias”, “Lost”, “Fringe”) nonché stratega del rilancio di “Star Trek” sul grande schermo, si rivelano, a luci riaccese, quelli di avere restituito all’universo della moderna Iliade la sua patina antica, il suo taglio da western spaziale e di avere richiamato in servizio le vecchie glorie rottamate Han Solo-Ford, Chewbacca-Mayhew, Leila-Fisher e (ancorché per una fuggevolissima apparizione in extremis) Luke Skywalker-Hamill. Non è poco, ma neppure il tesoro che si aspettavamo i catecumeni.

La trama non è, per cominciare, un granché avvincente e dei giovani eroi arruolati per ringiovanire il cast s’apprezzano Boyega nel ruolo del soldato pentito Finn e la Ridley in quello della spazzina predestinata Rey, ma nient’affatto Driver come adepto del Lato Oscuro e Isaac come pilota membro della Resistenza. Il reiterato duello buoni-cattivi, sia pure gratificato da un pugno di sequenze magistrali, non prevede in sostanza una vera inversione di rotta del viaggio meta-fantastico dove batteva e continua a battere il cuore dell’originario mystery galattico e di conseguenza non avanza di un passo lo scioglimento dell’arcano e cruciale quesito sulla trasmissione, il controllo e il significato della Forza. Il geniale Abrams, dunque, potrà consolare i nostalgici e gli Star Wars-dipendenti e incassare in gloria del proprio curriculum e dell’economia hollywoodiana le megacifre versate dalle masse dei nuovi e ignari spettatori. Ma l’adepto doc spera di avere assistito soltanto a un’introduzione del restante dittico e che le spade laser creative siano ancora rimaste nei foderi.

Condividi su
Share




Torna su ↑
  • Old Movies Project

    Old Movies Project
  • Film Commission

    Film Commission
  • Archivi

  • Facebook

  • Ultimi Video – Five – Fanpage

  • Ultimi Tweet

  • Link amici