Nomina alla Film Commission
Valerio Caprara è stato nominato dalla giunta regionale nuovo presidente della Campania Film Commission.
Ecco le sue prime dichiarazioni alla stampa:
“Innanzitutto ringrazio l’assessore Caterina Miraglia che mi ha concesso con trasporto e convinzione autentici la sua preziosa fiducia. Un doveroso saluto va anche al mio predecessore, l’amico Luciano Stella che ha avuto doti e qualità per onorare al meglio il suo ruolo. Per quanto riguarda gli orientamenti, sarò naturalmente più circostanziato quando avrò preso pieno possesso delle funzioni.
Per ora posso solo anticipare alcune linee-guida:
1) E’ importante parlare dei fondi che saranno a disposizione, ma ancora più importante è prefigurare che siano sempre investiti nell’indissolubile concordanza del potenziale artistico con quello economico del prodotto, con particolare attenzione alle sue capacità di ricaduta sul territorio dell’intera regione. IN PARTICOLARE privilegiando strenuamente le piccole imprese e le nuove maestranze giovanili, che per la loro passione, la loro competenza e la loro ottica internazionale meritano di essere incoraggiate e supportate in una situazione di oggettivo handicap societario.
2) In questo senso mi dichiaro ostile alla ricorrente suggestione di organismi in qualche modo schiavi di un’ideologia, un’oligarchia o una poetica. Credo che sia più che mai urgente battere in breccia la deleteria immagine che vuole gli artisti perennemente intenti a chiedere soldi allo stato, alla regione, al governo (passando ogni volta al vaglio del loro cangiante segno ideologico). Molto più redditizio sarà, per esempio, pensare a moduli d’intervento più evoluti, magari incrementando l’utilizzo dei new media e l’evoluzione della tecnologia (a cominciare dalla banda larga e dal digitale) per contribuire a diffondere di più e meglio il prodotto realizzato in Campania e nei suoi magnifici set naturali.
3) Su queste basi esenti da demagogia protezionistica si potrà e dovrà con forza chiedere agli imprenditori campani più dinamici e lungimiranti d’investire molto di più sul cinema e sulle sue connesse, enormi e in parte ancora inesplorate potenzialità d’indotto”.
