Recensioni

Pubblicato il 18 Settembre 2022 | da Valerio Caprara

0

Maigret

Maigret Valerio Caprara
soggetto e sceneggiatura
regia
interpretazioni
emozioni

Sommario: Un'anonima ragazza arrivata dalla provincia a Parigi viene ritrovata brutalmente assassinata. L'anziano e malandato commissario Maigret, in procinto di andare in pensione, deve usare tutta la sua conoscenza della condizione e della psicologia umane per portare a termine le difficili indagini.

3.5


Se non vi hanno confortato le notizie dalla Mostra di Venezia (film con giovinetti che si nutrono di carne umana, processi a infanticide “con le loro ragioni”, sofferenze di un poverocristo mostruosamente obeso, riprese ginecologiche per smascherare il mito di Marylin ecc.) non potete perdere “Maigret” che funzionerà per la vostra cinefilia meglio di un soggiorno detox in un centro Mességué. Adattando liberamente Maigret e la giovane morta, il quarantacinquesimo poliziesco di Simenon della serie con protagonista il celeberrimo commissario, Leconte ci guida da perfetto flâneur con la macchina da presa nei luoghi iconici e le atmosfere retrò di una Parigi abitata dalla monumentale quanto rassicurante presenza di Depardieu. L’attore francese vi è messo, infatti, magistralmente in grado d’integrare la propria debordante fisicità nella deriva crepuscolare del personaggio, nel ricorso ormai automatico alle doti che lo hanno reso un infallibile segugio, nella strisciante depressione che dopo il calo dei piaceri (ancora blanquette de veau in trattoria ma niente pipa proibita dal cardiologo) conferisce ai movimenti e gli sguardi una cadenza lenta e sommessa e alle battute il respiro ansimante di un animale morente nella giungla metropolitana. Importa poco, insomma, che l’intreccio poliziesco risulti alquanto prevedibile e convenzionale perché il rapporto a tre Simenon-Maigret-Depardieu è tutto svolto con una sensibilità figurativa degna delle celebri foto parigine di Robert Doisneau escludendo odiose modernizzazioni o implausibili riletture e imperniandosi, invece, sulla pietas di una sorta di re Lear perseguitato da perdite e rimorsi che risolve gli enigmi diffidando del giudizio morale e smontando la banalità del male…

Braccando l’assassino di una ragazza arrivata dalla provincia e perdutasi nel sottobosco predatorio della capitale, questo Maigret forse definitivo -nonostante lo abbiano preceduto incarnazioni del calibro di quelle di Laughton, Simon, Gabin, Cervi- utilizza stavolta un metodo che potremmo definire del duplicato umano,  cioè prendendo sotto la sua ala protettiva una coetanea in qualche modo collegabile sia alla defunta sconosciuta, sia all’atroce disgrazia personale pudicamente rievocata nella cruciale sequenza dell’interrogatorio dello sconsolato monsieur Kaplan. Così il reticolo dei frammenti, ora scaturiti dalla biografia dello scrittore, ora da quella immaginaria del personaggio letterario, ora da quella dello stesso antagonistico, dissipato e irregolare Gérard, si dispongono come tessere di un puzzle che lo spettatore deve avere la pazienza, il gusto e, se è lecito dirlo, la levatura per poterlo assemblare e assaporare. Si tratta, in conclusione, di una moderna storia di fantasmi come diventa lampante nel finale con la dissolvenza della silhouette del commissario mentre cammina su una strada di Montmartre. Così immenso, così implacabile, così fragile.

 

 

MAIGRET

POLIZIESCO – FRANCIA 2022   

Un film di Patrice Leconte. Con Gérard Depardieu, Jade Labeste, Mélanie Bernier, Aurore Clément, André Wilms, Clara Antoons

 

 

 

 

 

 

 

Condividi su
Share




Torna su ↑
  • Old Movies Project

    Old Movies Project
  • Film Commission

    Film Commission
  • Archivi

  • Facebook

  • Ultimi Video – Five – Fanpage

  • Ultimi Tweet

  • Link amici