La Befana vien di notte
Sommario: La bella maestrina Paola ogni notte si trasforma nella mitica megera che va in giro a dispensare doni a cavallo della scopa. Un giocattolaio incattivito e vendicativo ordisce un perfido piano ai suoi danni, ma un manipolo di coraggiosi scolari si metterà in moto per soccorrerla.
2.5
La filastrocca più nota del Belpaese ispira una simpatica scorribanda che tenta con garbo di accordare alla nostra scarna tradizione fantasy lo spirito dei classici per teenager della Hollywood anni 80. Con “La Befana vien di notte”, in effetti, il bravo regista ex horror Soavi in complicità con lo sceneggiatore più ricercato del momento Guaglianone confeziona un prodotto sbarazzino e ritmato puntando forte sulla verve di un’attrice molto amata da un pubblico trasversale come la Cortellesi. Talvolta un po’ forzata e ammiccante, l’attrice romana nell’occasione risponde impeccabilmente alla missione e accende la scintilla delle mutazioni nella maestrina altoatesina che di giorno è linda e pinta mentre la notte la passa a volare a cavallo della scopa con le fattezze della mitica megera. Si batterà contro un giocattolaio incattivito, obeso e sgrammaticato in un film decisamente più adatto agli under 18, infarcito di citazioni (da “I Goonies” ai “Gremlins” e a “E.T.”) e di strampalate peripezie, canzoncine parodistiche, apparizioni buffonesche. A dispetto degli scontati inserti pedagogici sul dovere della tolleranza nei confronti dei diversi, un film estraneo alla routine autoriale strapaesana.
LA BEFANA VIEN DI NOTTE
FANTASY, ITALIA/SPAGNA 2018
Regia di Michele Soavi. Con: Paola Cortellesi, Stefano Fresi, Odette Adado, Diego Delpiano
