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Pubblicato il 17 Febbraio 2016 | da Valerio Caprara

8

Il Caso Spotlight

Il Caso Spotlight Valerio Caprara
Emozione
Qualità
Scrittura
Recitazione

Sommario: Prodotto schematico e incolore, una specie di cinema radiofonico con scenografie e luci così cheap e scadenti da ricordare le nostrane fiction di Rai e Mediaset.

1.3


Ci portano gli allievi delle scuole di giornalismo e sta anche bene. Eviteremmo, però, di portarci anche quelli delle scuole di cinema perché “Il caso Spotlight”, sia pure candidato a sei premi Oscar, non è un buon film neanche per idea. La bontà dell’argomento, si sa, per molti spettatori e moltissimi addetti ai lavori è preminente, ragione per cui si dovrebbe solo applaudire la ricostruzione dell’inchiesta giornalistica portata avanti nel 2001 sugli orribili ed estesi abusi sessuali perpetrati da una pletora di sacerdoti di Boston ai danni di minori. Sulla falsariga del cinema civile all’antica americana dei Pollack, Pakula o Redford, infatti, il regista McCarthy (non particolarmente distintosi con “L’ospite inatteso” o “Mosse vincenti”) orchestra senza peli sulla cinepresa la missione dei reporter del quotidiano locale tesa a smascherare le omertà, le insabbiature e le menzogne dell’Arcidiocesi cattolica: un team, lo Spotlight del titolo, di professionisti senza padrone, implacabili segugi incarnati (con l’ossessione della mimesi dei caratteri e gesti dei veri protagonisti) da attori superstar –tra cui spiccano Ruffalo e McAdams, ambedue candidati all’Oscar- che fanno incetta di concomitanze, ammissioni, prove e soprattutto non si fermano davanti alle intimidazioni di un’istituzione dipinta come monolitica.

Tutto bene? No perché il risultato è un prodotto schematico e incolore, una specie di cinema radiofonico con scenografie e luci così cheap, scadenti da ricordare le nostrane, famigerate fiction di Rai e Mediaset. Il bignamino storico, che include anche i danni non solo morali provocati nel tessuto nazionale dalla tragedia dell’11 settembre, si conclude come da copione sulla nostalgia del giornalismo d’antan e l’anatema contro quello sciatto e frettoloso instaurato dalla Rete. Vuoi vedere che il film, come molti di quelli brutti sdraiati sul premesso ricatto del nobile argomento, raccoglierà qualcosa nella Notte delle stelle?

IL CASO SPOTLIGHT
REGIA: TOM MCCARTHY
CON: MARK RUFFALO, MICHAEL KEATON, STANLEY TUCCI, RACHEL MCADAMS
DRAMMATICO – USA/CANADA 2015

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