Recensioni

Pubblicato il 18 Gennaio 2016 | da Valerio Caprara

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Creed – Nato per combattere

Creed – Nato per combattere Valerio Caprara
Regia
Sceneggiatura
Cast
Protagonista
Co-protagonista

Sommario: Ennesimo Rocky che non dice nulla di nuovo. Le scene del pugilato sono penose. Sly è commovente

3.4


Basterebbe a farci amare Stallone la battuta pronunciata al momento d’essere premiato come migliore attore non protagonista ai recenti Golden Globe: “Più di ogni altra cosa voglio ringraziare il mio amico immaginario, Rocky Balboa, per essere stato il migliore amico che abbia mai avuto”. Ma il fatto decisivo è che il dignitoso “Creed – Nato per combattere” è il film in cui Stallone diventa l’impagabile biografo di se stesso, una sorta di menestrello della mitica saga, un sopravvissuto dalla faccia devastata che rievoca con modestia un successo ineguagliabile, ma non si pavoneggia bensì si rintana nel patrimonio dell’imperituro personaggio. Un ennesimo film sulla boxe non è certo uno scoop nel panorama monopolizzato dai blockbuster, ma il regista Coogler ha affrontato senza complessi la parabola di Adonis, il nero finito come tanti suoi coetanei nel carcere minorile surrogato dell’emarginazione societaria. Ne risulta una trama che a ogni scatto di fotogramma puoi riconoscere come già narrata eppure riesce farti partecipe di un autentico rito cinematografico. Adonis, infatti, interpretato da un’ennesima vivida personalità d’attore “preso dalla strada”, il Jordan dell’antagonistico “Fruitvale Station”, scoprirà d’essere figlio illegittimo di Apollo Creed e, rifiutando di diventare uno zio Tom rieducato a essere perbene, s’affiderà al vecchio ex avversario e poi grande amico di papà per trionfare sul ring, la metafora per eccellenza del Sogno americano. Ed ecco spadroneggiare a tutto schermo l’ottimo Sly che parla con i morti al cimitero, si cuoce maldestramente la pasta, ansima quando è costretto a salire le scale e non capisce un’acca di computer e cellulari. “Creed” non ambisce a essere un capodopera, anche se le sequenze sportive reggono il confronto con le eccellenze del passato; resta il fatto che l’overdose di simpatia sprigionato dalle espressioni sbullonate, la voce cavernosa e le artritiche pose virili del nostro dilaga in platea fino a convincere lo spettatore d’essere tornato nell’empireo hollywoodiano.

CREED – NATO PER COMBATTERE
REGIA: RYAN COOGLER
CON: MICHAEL B. JORDAN, SYLVESTER STALLONE, TESSA THOMPSON
DRAMMATICO – USA 2015

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