Recensioni

Pubblicato il 8 Febbraio 2022 | da Giuseppe Cozzolino

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CINEMARCORD: “Dal Tramonto all’Alba” (1996)

Un film tributo al genere crime ed horror interpretato da una coppia eccezionale

a cura di Giuseppe Cozzolino & Andrea Coco

I fratelli Gecko sono due pericolosi criminali. Richard Gecko (Quentin Tarantino) è un malato di mente, colpevole di numerose violenze sulle donne, mentre Seth Gecko (George Clooney) è “soltanto” un efferato assassino.

Dopo una sanguinosa rapina in una banca, dove hanno preso una valigetta piena di dollari e un ostaggio, i due fratelli sono ora diretti in Messico, dove li aspetta Carlos Madrigal (Cheech Marin), un boss che, in cambio del trenta per cento dei loro soldi, li porterà al santuario di “El Rey”, un posto sicuro per quanti vogliono sfuggire alla giustizia.

Strada facendo, in un modesto motel, prendono in ostaggio Jacob Fuller (Harvey Keitel), un pastore protestante che a seguito della morte della moglie ha subito una crisi religiosa e assieme ai figli adolescenti, Kate (Juliette Lewis) e Scott (Ernest Liu), ha deciso di prendersi una vacanza. Seth decide di utilizzare il camper sul quale sta viaggiando la famiglia Fuller per varcare il confine, promettendo a Jacob che una volta giunti al rendez-vous con Carlos, li lascerà poi andare per la loro strada.

Il Titty Twister, luogo dell’appuntamento, è un locale frequentato esclusivamente da camionisti e motociclisti, pieno di ballerine nude, buona musica rock e tanto alcol. Il clou della serata viene raggiunto quando Santanico Pandemonium (Salma Hayek) esegue una danza decisamente seducente, niente in confronto a quello che avevano visto fino ad allora e niente rispetto a quello che vivranno di lì a poco. Perché l’alba è ancora lontana e il meglio (o il peggio) deve ancora venire.

Dal tramonto all’alba è un film bifronte perché nella prima parte è un tributo al genere noir e ai road-movie, mentre la seconda parte omaggia i film horror, in particolar modo B-movie e Splatter. Per quanto riguarda la sceneggiatura, Tarantino si è basato sul lungometraggio The Getaway ma, per evitare che la trama ricalcasse troppo quel film, ha deciso di inserire una seconda parte chiaramente ispirata a La notte dei morti viventi e Zombi di George Romero.

Altro modello adottato: Distretto 13: le brigate della morte di John Carpenter, con una storia claustrofobica che, come avviene nei romanzi di Stephen King, in un primo tempo non ha riferimenti con l’orrore. In questo modo quando esso si manifesta, ciò rappresenta una vera e propria sorpresa per lo spettatore.

A contribuire al successo dell’opera provvede, inoltre, una potente colonna sonora, che comprende alcuni brani eseguiti apposta per il film e abbraccia vari generi come il rock’n’roll, il blues, la musica country e il surf, nonché diversi gadget surreali inventati apposta come spesso accade nei lungometraggi del nostro regista. Uno su tutti l’arma indossata da Aiden “Sex Machine” Tanner (Tom Savini).

Se Quentin Tarantino e George Clooney interpretano molto bene la parte dei criminali, l’uno uno psicopatico violento incapace di dominarsi, l’altro un feroce assassino che, però, appartiene alla categoria dei banditi onesti con poche regole ma ferree, non da meno sono alcuni dei personaggi secondari presenti nel lungometraggio. Come, ad esempio, Pete Bottoms (John Hawkes), titolare di un negozio lungo l’autostrada del Texas, e un suo abituale cliente, il ranger Earl McGraw (Michael Parks), oppure la giornalista Kelly Houge (Kelly Preston) che, eccitata, elenca il numero delle persone uccise dai fratelli Gecko, o alcuni frequentatori del locale come il motociclista Aiden “Sex Machine” Tanner e il buttafuori Chet Pussy (Cheech Marin), che elenca la “merce” in vendita nel locale.

Una menzione speciale, infine, va al pastore Jacob, il quale subisce nel corso della storia una notevole evoluzione mentale e caratteriale, rivelando capacità di leadership inaspettate in un personaggio che si presenta come figura depressa e poco propensa all’azione. Un cambiamento sicuramente stimolato dall’evolversi degli avvenimenti, soprattutto nella seconda parte del lungometraggio, quando rapitori, rapiti e alcuni clienti del Titty Twister dovranno allearsi per sopravvivere all’interno di un locale che si è trasformato in una autentica trappola mortale.

A più di venticinque anni di distanza dalla sua realizzazione, Dal tramonto all’alba rimane tuttora un piccolo/grande cultmovie adrenalinico, incalzante, con  un plot dagli esiti tutt’altro che scontati, in grado di catturare e sorprendere il pubblico.

 

DAL TRAMONTO ALL’ALBA

Titolo originale: From Dusk till Dawn

Regia: Robert Rodriguez

Sceneggiatura: Quentin Tarantino

Fotografia: Guillermo Navarro

Musiche:Graeme Revell

Casa di produzione: Dimension Films, A Band Apart, Los Hooligans Productions

Genere: horror, azione, Usa, 1996 (104 min.)

Con: George Clooney, Quentin Tarantino, Brenda Hillhouse, Cheech Marin, Harvey Keitel, Juliette Lewis, Ernest Liu, Salma Hayek, Tom Savini, John Hawkes,Michael Parks, Kelly Preston.

DVD distribuito in Italia da Koch Media

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