Recensioni

Pubblicato il 23 Dicembre 2022 | da Valerio Caprara

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Avatar – La via dell’acqua

Avatar – La via dell’acqua Valerio Caprara
soggetto e sceneggiatura
regia
interpretazioni
emozioni

Sommario: Sul pianeta di Pandora gli umanoidi Sully e Neytiri si sono integrati nel popolo dei Na’Vi finché un giorno il condottiero Quaritch al soldo di una multinazionale terrestre distrugge l’idillio e scatena un’invasione militare. I nostri eroi sono costretti a rifugiarsi presso la tribù acquatica dei Metkayina, ma non potranno sfuggire a una resa dei conti apocalittica.

2.8


Pur di vedere le poche sale rimaste riempirsi di pubblico entusiasta ci faremmo piacere qualsiasi tipo di film, figurarsi il secondo capitolo di “Avatar”. Il prototipo uscito nel 2009 totalizzò nel mondo circa tre miliardi di dollari e se “La via dell’acqua” non tradirà le aspettative ci uniremo senza remore alla felicità degli esercenti: d’altra parte abbiamo sempre considerato il canadese Cameron un cineasta in tutti i sensi gigantesco –sia pure preferendo “Terminator” ad “Aliens” e “Titanic”, appunto, ad “Avatar”- e quindi non ci irrita neanche un poco il fatto che la critica nel caso di questo evento debitamente rimarcato dalla durata record di tre ore e dieci conti meno che niente. È ampiamente dimostrato, inoltre, che l’Hollywood degli anni Duemila proprio grazie ai poemi digitali di Cameron ha modellato i blockbuster sulla sincronia della forma e il contenuto e degli effetti speciali e le narrazioni romanzesche, portando a compimento un’operazione d’avanguardia artistica trasferita nell’universo (in apparenza) inconciliabile dell’industria e del commercio. Chiarite le premesse, in cui c’è poco spazio per le recriminazioni, le nostalgie e le chiusure a riccio, è possibile ovviamente confrontare le impressioni e soppesare le emozioni secondo criteri più che mai soggettivi. La sceneggiatura stavolta è sin troppo articolata facendo sì che le sottotrame prendano spesso vie traverse risultando alla lunga dispersive, mentre –secondo noi un altro difetto- le componenti per così dire ideologiche risultano le più facili da ricordare e quindi da recepire come una sorta di mantra ambientalistico, familistico e pacifistico.

Sul pianeta di Pandora, infatti, i protagonisti umanoidi Sully e Neytiri si sono ormai integrati nel popolo dei Na’Vi finché un brutto giorno il condottiero Quaritch al soldo di una malvagia multinazionale terrestre distrugge l’idillio e scatena un’invasione militare degna delle “operazioni speciali” di Putin. I nostri eroi sono così costretti a rifugiarsi presso la tribù acquatica dei Metkayina e abituarsi alle più spericolate evoluzioni sotto la barriera corallina, ma naturalmente la cosmogonia sui cui quattro seguiti previsti la Disney ha già stanziato un miliardo di dollari pretende che le battaglie non vadano mai in archivio e, anzi, contino su uno showdown epico ancora più apocalittico. È chiaramente inutile stralciare e dettagliare le singole sequenze perché basta assicurare che, soprattutto grazie al 3D utilizzato dal punto di vista narrativo e non solo autoreferenziale ed estetico (disponibili anche i cari, vecchi occhialini), “La via dell’acqua” può stupire persino i fan più assuefatti al maxi genere del presente e del futuro dispensandogli godurie extra sul piano audiovisivo, sensoriale e finanche tattile. Altra faccenda è, come premesso, valutare con lo stesso metro sia i ritmi survoltati e i picchi d’azione detonanti, le suggestioni esoteriche e primitiviste, le magie sciamaniche e le scienze asservite al capitale, sia l’intensità, la credibilità e il surplus fisico energetico apportato (magari in apnea) dalle interpretazioni: il sistema denominato Image-Based Facial Performance Capture ha, infatti permesso di cogliere anche le sfumature delle espressioni degli attori e registrare persino i movimenti dei loro muscoli e occhi, ma la prosaica incombenza di dovere riconoscere tanti bravi attori dietro il maquillage di nasi camusi, orecchie feline e protuberanze di cartilagine a forma di pinne spegne agli occhi dello spettatore intasati di prodezze fanta-tech gran parte del pathos e la poesia.

 

AVATAR – LA VIA DELL’ACQUA

FANTASY – USA 2022

Un film di James Cameron. Con Sam Worthington, Zoe Saldana, Sigourney Weaver, Stephen Lang, Kate Winslet, Cliff Curtis

 

 

 

 

 

 

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